Al peggio non c’è mai fine. Forse nemmeno alla disperazione. Cosa c’è di peggio del carcere? Forse nemmeno la morte. Questo deve aver pensato un 23enne marocchino detenuto in Via Burla, che giovedì mattina ha tentato di togliersi la vita nella propria cella imbottendosi di farmaci, probabilmente psico-controllori. A dare l’allerta, altri detenuti, poi la polizia penitenziaria che ne ha ...
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