di Francesco Gallina Polifonia. Se c’è una parola con cui delineare l’opera narrativa di Svetlana Aleksievič è proprio polifonia. Polifonia le cui voci appartengono a vittime della Storia: martiri di utopie, anime abusate dalla guerra. Voci che sanguinano, voci che hanno il gusto della polvere da sparo e l’incarnato della morte. Sono gli uomini che si sono uccisi conclusasi ...
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