di Rita Zappatore Le atmosfere sono cupe, degne di una pellicola alla Von Trier. La scrittura è asciutta e la narrazione piana, senza fronzoli. I personaggi ordinari, eppure inquietanti. C’è la protagonista, la vegetariana del titolo, che però è un vuoto al centro della storia, poiché di lei sappiamo solo ciò che altri dicono sul suo conto. E poi ci ...
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