di Viviana Duimio Dalle fessure delle grate si intravedono le tracce delle presenze umane: mozziconi di sigarette, plastiche, sassi, carta, chiavi, rifiuti e monete sono il racconto di storie quotidiane e di un tempo cristallizzato. Diciotto grate di alluminio a comporre un’unica installazione, con lo spettatore che interagisce con l’opera camminando su una grande piattaforma. Si chiama “Giardino” la mostra ...
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