di Francesca Devincenzi In uno stato di diritto, non c’è diritto alla morte. Sembra un ossimoro, una contraddizione tra le parti, una metonimia, sproloquio di una nota stonata di una rima tronca, di un gioco dell’assurdo. Nell’Italia che si professa libera e progressista, ma si tiene in seno, caldo e morbido, il Vaticano, morire non è ancora un diritto. ...
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