di Claudio Carlo Tanzarella “Mi sveglio e vedo un paese da sogno, come se dormissi tuttavia”: Gabriele D’Annunzio rimase incantato davanti ai trulli di Alberobello, definiti da altri scrittori “costruzioni senza tempo”, “figli dell’orgia di pietra imbiancata a calce”. Eppure il Vate ancora non aveva idea di cosa sarebbe stata la rassegna“Andar per trulli d’inverno”, che dal 6 dicembre al ...
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