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Seimilacinquecentodiciotto firme per modificare la raccolta differenziata. Tante ne ha raccolte con 14 banchetti sparpagliati in giro per la città Parma Unita, nella sua petizione che propone un nuovo modo di differenziare i rifiuti.
“La differenziata è importante, nessuno la vuole abolire” – spiega il suo numero uno, Roberto Ghiretti. “Chiediamo solo di farla in modo diverso, più fruibile per i cittadini e più igienico: sacchi per la strada, i cassonetti da portare da strada in casa nemmeno”.
Una petizione, non un referendum, spiega Ghiretti, perché “abbiamo visto che fine ha fatto quello sugli asili” – mentre consegna il plico al segretario comunale per la verifica – ma queste firme raccolte non possono essere ignorate.
I firmatari sono tutti residenti a Parma, hanno aderito in modo spontaneo, se l’amministrazione le ignorasse significherebbe che ignora il volere dei parmigiani”.
I primi passaggi, l’approdo della petizione in consiglio comunale. “I cittadini dicono che così ci guadagna sono solo il sindaco e la sua Giunta che fanno sfoggio di medaglie, sulle spalle però sempre dei parmigiani, e Iren che sta facendo utili milionari, il sistema va cambiato.
Poi, proteste più forti. Una lettera al Presidente del consiglio Renzi: “Pizzarotti gli ha detto di prendere esempio da Parma per la differenziata, lo inviterò a non farlo”, una ad Ausl e Nas: “Illustri esperti ci hanno delineato un rischio sanitario in diverse situazioni imposte da questo sistema. Per esempio con l’organico e l’indifferenziato: che molte persone sono costrette a tenersi in casa”.
Per la video intervista di Roberto Ghiretti fare clic qui.