Molti dicono che l’onestà sia oggi un valore più unico che raro ed invece a quanto pare, fortunatamente, non è così, ci sono persone che hanno ancora il senso della giustizia e della legalità, anche se non sono “italiane” ed anche, se, purtroppo sempre più spesso i media raccontano, di loro, fatti di cronaca poco gratificanti.
La storia che vi stiamo è stata raccontata dal Sig, Giorgio Di Pietro quarantenne, originario di Francavilla al Mare (Chieti) e residente a Parma, che si è rivolto ad Agitalia al fine di ottenere il rimborso da parte di Bankitalia di una discreta somma di denaro in lire.
Questi brevemente i fatti.
Il Sig. Giorgio ha deciso di ristrutturare “in economia” un suo vecchio immobile e per questo si è rivolto a due operai edili di origine marocchina che devono ultimare i lavori a fine novembre 2015.
Qualche giorno fa, uno di loro, Mohamed Abderrahim, 32 anni, originario del Marocco, da alcuni anni in Italia senza ancora aver ottenuto il permesso di soggiorno definitivo, abbattendo una vecchia parete divisoria di una delle camere, ha rinvenuto una vecchia valigia contenente denaro contante.
In particolare circa 30 milioni di vecchie lire in banconote di vario taglio e 5.000,00 euro in contanti. Il giovane che avrebbe potuto “approfittare” della situazione ha invece chiamato il proprietario di casa raccontandogli l’accaduto e dandogli la valigetta.
A questo punto il Sig. Di Pietro si è rivolto ad Agitalia per ottenere dalla Banca d’Italia il cambio dei trenta milioni di lire rinvenuti (appartenuti probabilmente al padre defunto). Sarà pur vero che gli Italiani non si sono mai fidati delle Banche (e forse anche a ragione!) ed hanno preferito nascondere i soldi, è proprio il caso di dirlo, “sotto la mattonella”, ma ora come fare per il cambio lire/euro!?
Se è vero infatti che è stato stabilito un termine decennale (2002-2012) per il cambio delle lire in euro è altrettanto vero – come sostiene ampiamente la Giurisprudenza – che qualsiasi termine di prescrizione o decadenza decorre da quando il soggetto è posto in grado di far valere il proprio diritto, quindi nei casi in esame i dieci anni per il cambio lire/euro decorrono dal giorno del ritrovamento delle somme in lire.
Intanto qualche tempo fa il Giudice Guido Vannicelli, del Tribunale di Milano, in un caso praticamente identico ha sollevato l’illegittimità costituzionale del decreto Monti (art. 26 D.L. 121 del 6.12.2011) che aveva sancito l’immediata decadenza del cambio della lira in euro.
E così l’uomo si è rivolto alla mediazione bancaria per ottenere il cambio del denaro col quale siamo certi, pagherà profumatamente i due giovani e onesti operai.