Riceviamo e pubblichiamo da Cecilia Zanacca di ‘Prima Parma’ e Gianpaolo Lavagetto, ‘Territorio e Autonomia’.
“Parliamo della raccomandata che Prima Parma – Territorio & Autonomia ha inviato al Prefetto di Parma in data 14.09.2015 al fine di chiedere il rispetto dei diritti di tutti quei cittadini di Parma (oltre 2000) che nel Luglio 2014 avevano sottoscritto la petizione ‘Città Sicura’.
Non bastava che l’amministrazione comunale, in violazione dello statuto in vigore, da oltre un anno, non desse la dovuta risposta a tutti questi parmigiani; ora è la prefettura ad essere latente.
Mentre l’atteggiamento dell’amministrazione comunale rasenta quello dell’arroganza del potere, diversamente, la situazione creatasi con la prefettura è a dir poco disarmante, se non si trattasse di rispettare i diritti dei cittadini.
Nei giorni scorsi, non avendo ricevuto alcun riscontro da parte del Pefetto di Parma, abbiamo contattato gli uffici della prefettura stessa per avere notizie in merito alla nostra richiesta di intervento inviata proprio a mezzo della suddetta raccomandata con ricevuta di ritorno.
Immaginerete il nostro stupore nell’apprendere dal funzionario preposto che la raccomandata, regolarmente giunta a destinazione, era stata da loro protocollata il 16.09.2015 ma, udite udite, ci veniva detto che al momento non si riusciva a ritrovare la nostra lettera. Sbigottiti siamo stati con molta naturalezza informati che si sarebbero attivati per recuperarla e ci avrebbero richiamato nel pomeriggio. Non ricevendo alcuna telefonata, il giorno successivo abbiamo ricontattato gli uffici prefettizi chiedendo delucidazioni. Ancora una volta ci veniva detto che si stava cercando di recuperare la lettera, assicurandoci che saremmo stati contattati nello stesso pomeriggio. Questa specie di parodia è proseguita anche nelle giornate successive. Alla fine abbiamo chiesto ci venisse fissato un appuntamento con il prefetto per chiarire la vicenda. Naturalmente, ci è stato detto che saremmo stati chiamati nel pomeriggio; ovviamente anche questa volta nessuno ci ha chiamato.
Spesso, giustamente, si chiede ai cittadini rispetto per le istituzioni. Alla luce di questa esperienza, ci chiedamo se da parte delle stesse si ritiene sia questo il modo migliore per ottenerlo.
Gent.mo Sig.Prefetto, i cittadini di Parma meritano una sua pronta risposta; non crede?”