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E’ stata un’estate importante, a detta del Comune di Parma, per scuole e palestre. Tanti interventi di efficientemente energetico, rimodernazione, smaltimento ethernet, tutti prontamente sbandierate con visite ai cantieri in fase di conclusione e parole di soddisfazione.
Ma, a quanto pare le perplessità di alcuni genitori, preoccupati per la parzialità dei lavori, fatti non in tutte le strutture e in alcuni casi in modo approssimativo, stanno trovando…conferma.
Come sottolinea la lettera di un nostro lettore, Massimo, che racconta la disavventura di suo figlio.
“Ieri sera l’ho accompagnato all’allenamento di basket, come faccio sempre quando il lavoro me lo permette, allenamento che la squadra svolge nella palestra della scuola Bottego, in una zona interna di Via Emilia Est, Via San Bruno.
Preciso che la società sportiva dove gioca mio figlio paga al comune l’affitto della palestra, e si presume che oltre al campo debbano anche essere garantiti i servizi minimi: bagni funzionanti, docce calde, spogliatoi non gelidi.
Ma ieri sera mi sono reso conto non essere così: trascendendo sulla struttura, non nuova, dei due spogliatoi uno è inservibile. Funziona così un solo bagno (per una ventina di adolescenti!!!) e non del tutto: la doccia è gelata. E il riscaldamento, spento.
Se invece di una squadra di sedicenni ragazzoni a basket vi si allenassero delle ballerine infanti, come farebbero? Pleurite assicurata. Se il Comune non è in grado di garantire questi servizi di base, forse gli stessi amministratori dovrebbero interrogarsi sulle proprie mancanze e lasciare il campo a persone più competenti.
Non si pretendono le salviette di pizzo, ma i servizi minimi di una società civile, si”.
Lettera firmata