C’era una volta la campagna elettorale a 5 Stelle. Leggera, divertente, sognatrice.
Illusoria, convincente quanto disattesa.
Cè un video, postato da Parma5Stelle (per vederlo fare clic qui) che ricorda e racconta molto bene come il Movimento si sia fatto propaganda, convincendo tanto da ottenere, oltre a risultati strepitosi a livello nazionale, la conquista del primo capoluogo di provincia. Parma, appunto.
E ricorda a ricordare come le promesse non siano state mantenute, anzi, alcune siano state proprio scordate una volta ottenuto lo scranno.
La discesa in campo, viene raccontata come “obbligata” per andare incontro ai cittadini non ascoltati, come una scelta di senso civico, un dovere morale kantiano per il bene comune.
Si vede un Vagnozzi agitato, da vero attivista, in quei panni che oggi ha smesso diventando un pacato capo del consiglio comunale, un Pizzarotti – con tanto di pizzetto in volto – molto più giovane, a dimostrazione di come guidare la città lo abbia invecchiato, una carica Cinzia Piastri in Pizzarotti, ancora scatenata prima di diventare Lady Parma.
Giornali e manifesti ovunque, mentre anche le ospitate televisive aumentano, come gli inviti urbi et orbi a svegliarsi. Si promette un futuro migliore, gli appartenenti al Movimento vengono definiti incensurati, sorvolando sulla condanna per omicidio colposo piovuta sulla testa del leader maximo all’albore della sua lotta politica.
Chiamati dalle piazze dunque, questi eroi moderni si fanno paladini delle esigenze comuni.
Come la salute, effettivamente le Asp funzionano meglio ora, anzi se ne sono potati il direttore come dg del Comune, perché non si sa mai.
E come le scuole: e vogliamo mettere? Il servizio scolastico, l’assistenza per i disabili non andavano così (male) dal medioevo. La delegata, richiamata dopo aver vinto una causa contro l’amministrazione stessa, ha ottenuto il privilegio di riportare i genitori in piazza. Per farle lo scalpo, però.
Ultima perla: la lotta all’inceneritore. Persa. E il modello di differenziata? Beh, nel video si vedono cassonetti interrati e differenziati. Il modo più semplice e meno fastidioso per i cittadini di differenziare senza tenersi rudi e puzze in casa. Più o meno quello che sta proponendo Roberto Ghiretti, e che ora i 5Stelle rinnegano, mentre i cittadini li vorrebbero.
E pensare che gridavano che li avrebbero ascoltati, di scendere in piazza proprio per quello. Forse sono un po sordi, e per questo tutti si stanno armando di megafono contro di loro?