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Tangenziale e Strada della Cisa: stanziati dalla rregione

Alla tangenziale di Parma e alla SS 62 della Cisa saranno destinate risorse per 4 mln e 200 mila euro. Uno stanziamento che per circa i due terzi andrà alla Cisa, per rinnovare le pavimentazioni e realizzare opere di consolidamento e di drenaggio, che i vertici Anas hanno annunciato  all’on. Giuseppe Romanini nel corso di un incontro chiesto dal deputato per fare il punto in particolare della statale che da Parma arriva a Berceto e poi al passo omonimo.

Un confronto molto utile, come lo definisce lo stesso Romanini, con il presidente Gianni Vittorio Armani accompagnato dai direttori generali Stefano Liani (progettazione e realizzazione nuove opere) e Michele Adiletta (esercizio e coordinamento territorio).
“Abbiamo condiviso l’importanza storica e attuale della strada della Cisa – spiega Romanini – arteria insostituibile di collegamento dei centri che si trovano sul tracciato e strada ad alta valenza turistica. Gli stanziamenti annuali di Anas per la manutenzione della strada, ai quali si sono aggiunti recentemente ulteriori 200.000 euro, non consentono interventi come quelli che sarebbero necessari e hanno permesso la ripavimentazione di limitatissimi tratti di questa arteria nella zona di pianura. Vi è bisogno di un programma, da finanziare annualmente, di interventi straordinari per recuperare la funzionalità della strada ed evitare di perderla irrimediabilmente.

“Il Presidente Armani – continua il deputato – ha concordato su queste necessità. L’obiettivo di rimetterla in ordine è fortemente condiviso e sarà tenuto in adeguata considerazione nei prossimi passaggi di bilancio. C’è stato accordo anche sul ruolo turistico che è possibile assegnare ad arterie come la 62 nella sua parte montana mirando anche al recupero e alla valorizzazione delle case cantoniere che sono, secondo il presidente, la rappresentazione più pubblica dell’operatività di Anas, più ancora che le strade stesse.”

Della statale della Cisa si è parlato anche in Commissione Ambiente dove si è data risposta all’interrogazione presentata qualche settimana fa, da Romanini e sottoscritta dalla collega Patrizia Maestri. Le notizie pervenute dal Ministero delle Infrastrutture contenute nella risposta confermano una inversione di tendenza rispetto alla “cura” della statale.
Se infatti gli interventi realizzati dal 2013 ad oggi di cui si da conto nell’interrogazione ammontano a poco meno di 630mila euro, è nei prossimi anni che Anas progetta di irrobustire la propria azione. Nel piano quinquennale 2014 – 2019, che andrà finanziato, sono stati inseriti lavori di stabilizzazione e protezione delle pareti rocciose in alcuni tratti (2 mln di euro – 2018); lavori di regimentazione delle acque e ripristino di muri di sostegno e consolidamento piano viabile (circa 1 mln di euro – 2019); lavori di consolidamento del corpo stradale e stabilizzazione fra Fornovo e il confine regionale (7 mln e mezzo di euro).

Infine la risposta del Governo, oltre a ricordare l’intervento iniziato proprio in questi giorni e che ammonta a 200mila euro, conferma la pianificazione “nell’ambito del contratto di programma 2015 dell’importante intervento di manutenzione straordinaria sulle pavimentazioni per un importo di 3.230.000 euro.

I lavori saranno avviati, compatibilmente con l’espletamento delle procedure, entro la primavera 2016”.

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