“Questo è il primo giorno della mia nuova vita, e non poteva che essere a Parma. Sono felice, e più emozionato che prima di giocare a San Siro. Il campo? Se Gigi Apolloni mi vorrà tra i piedi a qualche allenamento della prima squadra farò due palleggi, ma sono pronto a dare l’addio. Magari già sabato contro il Pontedera”.
Ha le idee chiare Stefano Morrone, e lo stesso sorriso di quando incontrava la stampa pochi metri più in la, nello stesso centro sportivo ma nello spazio dedicato alla prima squadra. Allenerà gli Allievi, e si presenta al primo giorno di scuola con una cartelletta sotto braccio.
“Sono emozionantissimo – confida – più che prima di una gara a San Siro. Questo è il primo giorno della mia nuova vita, e non poteva che essere a Parma”. Rimpianti? “Nessuno. Non finirò mai di ringraziare il Parma Calcio 1913 per avermi messo nelle condizioni di scegliere, ho ascoltato il mio corpo e lasciato andare il passato. Ma se Gigi vuole farmi fare due palleggi (ride ndr)”.
Cosa dirò ai miei ragazzi? “Gli parlerò di senso di appartenenza, onestà, ambizione, applicazione, sogno. Saranno le prime cose da cui partire in questa realtà nuova e meravigliosa. A chi mi ispiro? Ho imparato tantissimo da Francesco Guidolin, forse più che da tutti gli altri. Ma prima di fare paragoni devo ancora capire se sono in grado di fare l’allenatore, è una bella sfida”.
Come quella del “Parma dei grandi”: “Loro li vedo bene, carichi, pronti, con un’identità di gioco sempre più evidente. Sanno cosa li aspetta, e sono orientati a fare bene”.
“Il mio addio al calcio sabato al Tardini contro il Pontedera?Sono pronto a dire addio, si può fare”.
Sarà la prima del nuovo Parma al Tardini e sarebbe una grande festa. Almeno doppia. Bentornato, capitan Morrone.
(Francesca Devincenzi)