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Il Parma raccontato dal New York Times: “Una start up vestita da Fenice”

“I campi sono coperti da macchie di erba bruciata, i pali delle porte da un po di ruggine, gli uffici sono spazi grandi, vuoti e bui”.

Cosi Sam Borden, inviato del New York Times a Collecchio ai primi di Agosto, racconta al mondo americano cosa è’ rimasto del centro sportivo di Collecchio.

O meglio, da dove riparte la “Fenice del Soccer” Parma. E la ripartenza è’ dettagliata con le gioia di Luca Carra alla riapertura dei cancelli, l’entusiasmo di Marco Ferrari tra cercare imprenditori e ripartire, il progetto tutto nuovo con una parte di azionariato popolare.

Da Tanzi a Manenti Borden ripercorre glorie e default targati gialloblù, facendone specchio della pedata nello stivale un tempo campione del mondo: “tante squadre stanno rinunciando a iscriversi ai loro campionati di appartenenza per default societari, economici o guai, il Parma riparte come una start up da immensi spazi vuoti che prima o poi vorrebbe riempire”.

E chissà che questo modello tutto nuovo non faccia venire voglia anche agli americani, che nel calcio non hanno esattamente lo sport nazionale, di appassionarsi. Al soccer o al Parma stesso, che ha così voglia di diventare grande che siamo sicuri, una satellitare pronta a trasmetterlo negli States la troverebbe.

E mentre Borden osservava Carra riattivare le utenze e ridare battiti al grande cuore di Collecchio, ha raccolto le confidenze di Lucarelli, capitan coraggio, rimasto. “Dovevamo fermarci prima, sono amareggiato per come ci hanno trattato tutti”.

Parole ribadite dallo stesso capitano a un network francese, sofoot.com, alcuni giorni fa.

Ma è’ tutto il passato. Ora rimane una fenice che si sta lucidando le code, il miracolo di avere ancora una squadra di calcio, il grande risultato che proprio da oggi, martedì, tutte le squadre si alleneranno a Collecchio perché anche i Pulcini possano respirare prima squadra.

Ora restano un paio di sfide da vincere: portare allo stadio i quasi diecimila, che per solidarietà affezione moda o curiosità hanno fatto la tessera. Portarceli tutto l’anno, con lo stesso entusiasmo con cui si è’ messo in piedi un progetto che qualcuno anziché Fenice potrebbe chiamare miracolo.

E vincere la serie D. Un campionato scorbutico, in cui solo il primo sale. La missione più difficile, ma Parma la Fenice in diretta (forse, si sta lavorando) su Sky e con addosso gli occhi incuriositi di mezzo mondo, non può e non vuole deludere nessuno. (FDV)

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