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Pizzarotti: “Non dite che penso solo ai profughi mi preoccupo anche dei parmigiani”

Profughi e polemiche: dopo la rabbia e le preoccupazioni espresse dai parmigiani e dall’opposizione, il sindaco Federico Pizzarotti replica su Facebook.

Cosi:

Recentemente abbiamo stanziato circa 800 mila euro per i parmigiani e le famiglie in difficoltà, ma anche per i minori, anziani e disabili. Aiuti concreti per le fasce più deboli e in contrasto alla povertà, sostegno economico e contributi per chi non arriva alla fine del mese per pagare le bollette. Ma non solo: dal 2012 stiamo contrastando l’emergenza casa, altra piaga italiana, con nuovi alloggi pubblici. ‪#‎Parma‬ cerca di rispondere alle nuove povertà, volendo dimostrare di essere tra le più virtuose realtà italiane. Queste, infatti, sono solo alcune delle tante azioni messe in campo nell’ultimo periodo. I parmigiani sono il mio primo pensiero quando alla mattina entro in ufficio, e l’ultimo quando alla sera spengo le luci del Municipio.

Diffidate, dunque, da quei giornali che compiono funambolici parallelismi tra italiani e immigrati, tentando in modo sgangherato di metterli in contrapposizione o che peggio mettono in giro notizie false su fantomatici favoritismi per aumentare il senso di disagio. Diffidate da quei politici che hanno risposte semplici per situazioni complesse, perché non si assumono nessuna responsabilità e considerano le persone degli elettori ma mai dei cittadini.

Al contrario, le istituzioni che considerano le persone dei cittadini assumono il proprio dovere in modo responsabile e senza demagogia. Ovunque la si guardi, siamo di fronte a un fatto storico senza precedenti e contraddistinto da cambiamenti sociali impensabili fino a 10 anni fa.

Servono strumenti nuovi e la voglia di affrontare l’argomento, anche se è evidente che al momento il governo più che affrontarlo lo sta evitando. I problemi che un Sindaco cerca di affrontare ogni giorno, le richieste di assistenza e di un tetto, devono entrare nell’agenda di governo. Servono nuove norme per gestire queste emergenze e un piano casa nazionale. Ormai non è più possibile rimandare”.

Al propostio ha voluto esprimersi anche Laura Rossi, assessore al Welfare del Comune di Parma, con una nota – “Sul tema profughi, anche a Parma stiamo assistendo a dibattiti e schermaglie mediatiche di pessimo livello che non aiutano nessuno a comprendere la realtà.

Mentre il Canale di Sicilia si trasforma di nuovo in un mare di morte, il negoziato in Libia, condotto dall’inviato delle Nazioni Unite Bernardino Leon sta procedendo.

Le istituzioni internazionali, ai più alti livelli, dibattono, si confrontano alla ricerca di soluzioni e noi abbiamo il dovere di accogliere profughi e migranti come fanno tutti gli altri paesi Europei, alcuni dei quali accolgono numeri di profughi ben superiori dei nostri per cercare di gestire un fenomeno che è e rimarrà strutturale.

Faccio mio il pensiero del nostro Sindaco Federico Pizzarotti: conoscendo le persone e le loro storie non si può rimanere indifferenti. Stiamo perdendo l’umanità e il senso di empatia e compassione per altri esseri umani. Parliamo di ragazzi, madri, padri, bambini che rischiano la vita per una speranza…

Caro Rainieri, lei parla di vergogna?

Io mi vergogno di lei e delle sue parole. Perché creare odio fra cittadini bisognosi siano questi Italiani o stranieri?

Nel momento in cui le istituzioni internazionali sono impegnate nella ricerca di soluzioni, le istituzioni locali, nel rispetto della legge, hanno l’onere e la responsabilità dell’accoglienza lottando contro mille difficoltà, lei, senza alcun imbarazzo, fomenta odio e ostilità nell’intento di raccogliere quell’irresponsabile ed incosciente consenso elettorale.

Lei mi fa solo tristezza, il primo dovere di un politico è dire la verità non cercare un facile gradimento facendo leva sulle ansie dei cittadini.

Tutti i servizi, case comprese, sono trasversali e destinati a tutti coloro che sono residenti e ne hanno bisogno mentre l’accoglienza dei profughi attinge risorse dedicate che nulla hanno a che fare con il bilancio comunale.

In attesa che gli accordi tra gli Stati possano leggere ed interpretare la realtà che stiamo vivendo, condivido anche le posizioni del Consigliere 5stelle di Torino, Vittorio Bertola, relative al fatto che dobbiamo velocizzare il meccanismo di riconoscimento dello status di rifugiato, garantendo accoglienza a rifugiati e richiedenti asilo e rimpatriare chi non lo è.

Così prevede la legge e così fanno anche gli altri paesi europei ma il rispetto della legge, dei trattati non contrasta con il dovere, prima di tutto umanitario, di accogliere con dignità chi chiede aiuto”.

Pellacini: Immigrazione. A che punto siamo? –  Per i professionisti della demagogia la vita si fa sempre più dura e impegnativa. Vediamo infatti da una parte Beppe Grillo che senza mezzi termini invita a rispedire a casa gli immigrati clandestini e nello stesso tempo il nostro sindaco Federico Pizzarotti che ci invita invece a “guardargli negli occhi”… Il momento è difficile, non possiamo nasconderlo. In Trentino già gli immigrati stanno diminuendo di numero. La crisi morde tutti e in particolare i più deboli, stranieri o italiani che siano. L’Italia non è più un paese appetibile e così attrattivo, per gli italiani che stanno emigrando e per coloro che stanno arrivando. Milioni di persone stanno letteralmente scappando dalla fame e dalla guerra per un futuro spesso “idealizzato” o facilmente sognato.

L’Italia è sempre più paese di permanenza solo temporanea per poi partire verso il Nord Europa oppure per ritornare in patria. Probabilmente una buona parte dei profughi che ci apprestiamo ad ospitare a Parma forse fra qualche mese sarà già “uccel di bosco” per continuare la propria corsa verso Francia, Germania o Inghilterra. Centinaia di milioni di euro stanno arrivando dalla Comunità Europea per sostenere questo sforzo dell’Italia e anche, lo vediamo in questi giorni, della Grecia, paesi già alle prese con un enorme debito pubblico aggravato da una crisi che non dà ancora segnali sul versante di una ripresa dell’occupazione. La cultura della responsabilità ha sempre segnato la politica nazionale del nostro partito e ci siamo sempre rifiutati di cedere alle lusinghe del facile populismo. Allo Stato però chiediamo che, oltre alla umana accoglienza, siano messe in atto tutte le misure necessarie per rafforzare la sicurezza della nostra città. Accanto infatti a immigrati onesti, è sotto gli occhi di tutti che vi sono anche coloro che non riescono o non vogliono integrarsi e vengono irretiti dalla illegalità, dallo spaccio e dall’abusivismo.

Le pubbliche istituzioni, comunali o statali che siano, debbono dare un messaggio forte in tal senso verso i propri cittadini,garantendo appunto la sicurezza, prima di tutto . Lo possono e lo devono dare con un rafforzamento delle Forze dell’Ordine a pesidio del territorio perchè, se da una parte è obbligatoria l’ospitalità, dall’altra non bisogna dimenticare le esigenze dei nostri concittadini..

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