“Gentili adulti e genitori del Comune di Sissa Trecasali, scrivo queste righe per mettervi al corrente che il nostro territorio ha rischiato di diventare il teatro di una tragedia terribile, tragedia che ci avrebbe segnati tutti in un modo o nell’altro. La settimana scorsa un ragazzo di Sissa è stato brutalmente pestato da alcuni coetanei alla presenza di un folto gruppo di giovani del comune, il tutto programmato nei minimi dettagli, come si programmerebbe una rapina, un attentato o un omicidio.
I Carabinieri venuti a conoscenza dei fatti hanno attivato le dovute indagini con la massima professionalità riuscendo ad individuare i responsabili, mentre l’Amministrazione comunale attraverso la Polizia Municipale ha disposto una importante operazione di controllo e prevenzione durante le manifestazioni in corso, andando a consumare importanti risorse di personale.
C’è un aspetto che vorrei mettere in evidenza in tutto questo: la grande omertà dimostrata dai genitori delle persone direttamente o indirettamente coinvolte, e se tale non fosse, la totale mancanza di controllo sulla propria prole. Sarebbe interessante sapere quanti di Voi conoscono nel dettaglio le abitudini dei propri figli, cosa fanno di giorno, di notte, cosa portano in tasca, cosa si scrivono sui cellulari e quali persone frequentano regolarmente.
Ritengo personalmente che sia vergognoso lasciare in giro abbandonati e senza controllo dei ragazzi tutto il giorno dalla mattina a notte fonda. Questa è una gioventù sicuramente complicata, piena di contraddizioni, con poche certezze nel futuro: questo rende i nostri giovani svogliati e feroci.
E mi chiedo, è giusto che debbano essere le Istituzioni a svolgere il compito di genitori? Non sarebbe forse più corretto e dignitoso che tutti voi faceste un giro verso le 2 di notte in montagnola a Sissa o dietro l’Arci di Trecasali (per esempio) per controllare cosa succede realmente? Forse qualcuno ancora non lo sa, ma sia la Polizia Municipale che i Carabinieri di Sissa Trecasali hanno un brutto vizio, quello di portarsi il lavoro a casa, perché amiamo questo territorio, il nostro lavoro e i nostri giovani e probabilmente questo fa comodo a molti, però attenzione, la nostra benevolenza e impegno sociale si muove pari passo con la legalità, ciò significa che chi violerà la Legge verrà punito prima o dopo e a quel punto le lacrime e la disperazione non serviranno più a nulla.
Tenete sotto controllo i vostri figli e teneteli lontano dalle cattive compagnie, quando saranno adulti ve ne saranno grati; il Comune di Sissa Trecasali può ancora essere un’isola felice ma serve la partecipazione di tutti”.
Con questo post su Facebook il responsabile della polizia municipale di Sissa, Luca Grandinetti, raccontava martedì di un episodio di bullismo e violenza avvenuto il 24 luglio.
Episodio che ora, come rivela la Gazzetta di Parma, ha una ricostruzione e conosce i volti dei colpevoli.
Si sarebbero dati appuntamento in una trentina, per regolare una questione di gelosia, poi i toni si sono alzati e un 17enne di origine albanese è passato alle mani, colpendo un 15enne al volto con una mano, stringendo anche una catena.
Il ragazzino ha riportato una lesione grave all zigomo ed è stato sottoposto a un intervento di chirurgia ricostruttiva al Maggiore. Ora è stato dimesso.
D’ufficio sono scattate le indagini dei carabinieri, coadiuvati dalla polizia municipale, per risalire all’identità del responsabile e di chi gli avesse dato manforte. Sono stati ascoltati decine di giovani e nei giorni scorsi è partita la denuncia alla procura presso il tribunale dei minori di Bologna.
Ma resta la consapevole paura che anche nella civile e quieta Parma siano iniziate le “faide tra bande”.