Nel lento riscoprire la sua antica bellezza e verso un futuro di rinascita, nella duplice natura di luogo di culto e di cultura. La parabola storico artistica di San Francesco del Prato incontra il Festival della il piazzale della Chiesa di San Francesco del Prato e i suoi spazi diventano un palcoscenico diffuso, luoghi di contaminazione reciproca, di cultura e di comunità dove vivere momenti per riflettere insieme. Futuro è la parola chiave dell’edizione del decennale del Festival come lo è per la Chiesa di San Francesco: “La nostalgia del futuro” è il tema scelto quest’anno unendo in un percorso ideale incontri, presentazioni di libri, laboratori, spettacoli, concerti, mostre e attività creative ed esperienziali per grandi e piccoli che si intrecciano in un luogo simbolo di rinascita grazie ad una grande opera di restauro collettiva. Tra gli ospiti del Festival Umberto Galimberti, Paolo Fresu, Luca Bizzarri, Daria Bignardi, Vera Gheno, Francesca Mannocchi e tanti altri (sul sito www.lentezza.org tutto il programma completo con oltre 60 eventi). Domenica 9 giugno San Francesco del Prato offrirà un pomeriggio di “Spiritualità nella lentezza”: dalle 15:30 alle 19:30 la grande chiesa sarà animata da un clima di preghiera, in collaborazione tra i Frati e dai Volontari di San Francesco, con le Sorelle di Maria Stella del Mattino e con i giovani della Pastorale Universitaria di Parma. Accanto al ricco e movimentato programma delle piazze e dei borghi limitrofi, in San Francesco del Prato ci sarà la possibilità di sostare tra canti, silenzio, preghiera e ascolto di pagine bibliche, per rallentare un po’ e riconnettersi in modo semplice e consapevole al proprio presente e futuro. Un momento di riflessione, immersi in un luogo che passo dopo passo sta tornando alla luce. Anche durante i giorni del Festival e fino al 30 giugno si può vivere l’esperienza eccezionale di un viaggio “Sotto il cielo dipinto di stelle”: speciali visite guidate “in quota” conducono i visitatori sul ponteggio del cantiere di restauro per ammirare da un punto di vista unico i ritrovati affreschi dell’abside della chiesa, in particolari che è impossibile vedere da lontano, fino a giungere al vertice della volta stellata.
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