Ci sono certe attività destinate ad avere sempre successo, e l’asilo per cani è una di queste. Il motivo è semplice da spiegare: l’Italia è in assoluto uno dei Paesi con il maggior numero di animali domestici, dunque durante le vacanze o altri momenti particolari le famiglie cercano sempre un supporto fidato per i propri cuccioli.
Inoltre, gli asili per cani rappresentano anche una preziosa opportunità per unire l’amore per gli animali ad un’opzione imprenditoriale potenzialmente molto importante. Vediamo dunque di scoprire insieme tutto quello che c’è da sapere per aprirne uno.
Cosa serve per aprire un asilo per cani?
Innanzitutto serve una passione e un amore innati per gli animali, oltre ad una grande esperienza con i cuccioli, che conviene sempre accumulare prima di prendere una decisione del genere. Inoltre, è importante cercare una location perfetta per l’apertura di un asilo per cani, scegliendo fra le soluzioni in periferia e quelle centrali. Di solito i locali periferici costano meno e hanno una metratura superiore, ma sono logicamente più difficili da raggiungere.
Risulta comunque chiaro che i costi di avvio dell’attività non sono indifferenti, considerando che si dovrebbe partire da una disponibilità minima intorno ai 30 mila o 40 mila euro. Tuttavia, le piccole imprese possono usufruire ad esempio dei prestiti agevolati, ovvero delle soluzioni pensate appositamente per loro, utili per affrontare con più serenità la fase iniziale. Infine, potrebbe essere utile integrare anche altri servizi, come l’addestramento per cani e la toelettatura. Inoltre, non è un mistero che più servizi offre un asilo per cani, maggiori sono le possibilità di generare un elevato fatturato in breve tempo. La multifunzionalità, infatti, è un fattore importante anche nella competizione con altre aziende del settore, che pur non essendo altamente competitivo non è nemmeno del tutto inesistente.
Le pratiche burocratiche da affrontare
Ovviamente, quando si decide di aprire un asilo per cani, bisogna prepararsi per affrontare il classico iter burocratico, che comprende ad esempio l’apertura della partita IVA. Conviene sempre rivolgersi ad un commercialista esperto, per avere una guida al proprio fianco, utile per districarsi in un mondo notoriamente complesso. L’iter burocratico prevede anche altri step ugualmente importanti, come l’iscrizione al registro delle imprese, la comunicazione di inizio attività, e l’ottenimento di tutti i permessi da parte del comune ed eventualmente del condominio. Per essere certi di tutta la documentazione da presentare, si consiglia di consultare le autorità locali. Infatti, le normative variano da regione a regione.
Naturalmente anche le autorità sanitarie dovranno eseguire dei controlli prima di concedere il proprio nulla osta, dunque è indispensabile aver allestito un’attività perfettamente a norma. Si parla ad esempio degli impianti elettrici e idrici, degli allacci alla rete fognaria, e degli interventi di sanificazione atti a combattere parassiti, funghi, batteri e altri microorganismi nocivi.