L’ennesima storia di violenze, brutalità, offese. Di un amore che diventa orco, di uomini che fanno paura. In questo caso i protagonisti due modavi: per lui, quattro anni di carcere. Che forse gli serviranno a capire i perché di tanta brutalità contro la donna che diceva di amare, ma in modo morboso, follemente geloso.
Riempiva la moglie di botte, insulti, minacce, anche di morte. Oltre alle aggressioni sessuali, ormai un’abitudine, che la donna, moldava, residente a Parma, aveva denunciato lo scorso marzo.
Così il marito, I. J., un connazionale 53enne, era finito in manette.
E martedì è stato condannato a quattro anni di reclusione, con rito abbreviato, e diecimila euro di provvisionale da pagare alla moglie, che si è costituita parte civile.
Le accuse? Innumerevoli: insulti, abusi, percosse, persino stupro. Oltre alle minacce di morte, il tutto perpetrato per anni, davanti alla figlia minore, e culminato con la donna sanguinante, scagliata giù dalle scale dopo aver fracassato il capo contro il tavolo.
Per l’uomo, condannato, è stata disposta la permanenza in carcere.