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8 marzo- All’Astra ‘Be My Voice’ sulla vita e l’attivismo di Masih Alinejad per la libertà delle donne islamiche


Dal 1979, anno della rivoluzione islamica, il popolo iraniano vive sotto il controllo di uno dei peggiori regime dittatoriali e teocratici della storia contemporanea. Come tanti altri paesi di maggioranza musulmana, le donne sono le prime vittime di leggi della sharia, la legge islamica. Il regime islamico tratta le donne come cittadine di serie B, ma una delle leggi più orribili è quella di velo obbligatorio per le donne che costringe le donne a coprirsi in una maniera definita “modesta” per legge islamico.

Effettivamente il velo è diventato uno dei pilastri del regime totalitario degli ayatollah ma anche una delle leggi più contestate degli ultimi anni. Dai primi giorni successivi alla rivoluzione, le donne iraniane scendono in piazza per protestare e ogni protesta finisce brutalmente. Da arresti ad esecuzioni, il regime riesce continuamente a controllare la popolazione, in particolare le donne.

Ma una nuova generazione, forte della volontà di vivere liberamente, sta mettendo molto in difficoltà il regime degli ayatollah. La lotta delle donne iraniane (questa volta affiancate dai loro padri, fratelli, figli e mariti) si è intensificata in questi ultimi dieci anni, fino a diventare il pericolo numero uno per il regime.

Ci sono tante donne-simbolo di questo movimento ma una in particolare è diventata molto famosa e conosciuta in tutto il mondo

Masih Alinejad attivista e giornalista dei diritti umani, diritti delle donne e una dei simboli di opposizione iraniano contro il regime sanguinario. Masih ha iniziato il suo attivismo già da anni in Iran quando era giornalista di una dei giornali dei “riformisti” del regime. Ma anche lei, come tanti altri iraniani, dopo un po’ lascia la via del riformismo e inizia a fare attivismo politico e sociale in opposizione al regime.

Nel 2014, Masih lancia la campagna “My Stealthy Freedom” (la mia libertà nascosta) che dà la possibilità a tante donne iraniane di esprimere la loro volontà per libertà e loro contrarietà alle leggi islamiche.

In seguito a questa campagna, nel 2017, inizia anche un’altra campagna White Wednesday (Mercoledì Bianco) in cui Masih chiede alle donne di togliersi in pubblico il velo ogni mercoledì. Una campagna che trova enorme successo nel Paese e per la quale diverse donne vengono arrestate per togliere il velo, un atto da parte del regime ancora e più di prima che fa vedere la sua faccia vera al mondo.

A Parma, la Comunità iraniana di Parma, insieme a diverse associazioni come UAAR e Ex musulmani d’Italia è sceso in piazza più volte per le giornate contro velo.

L’8 marzo, Giornata internazionale della donna, grazie all’impegno del cinema Astra, ci sarà una doppia proiezione del film Be My Voice sulla vita e l’attivismo di Masih Alinejad. alle ore 18:30 e alle ore 21.

La Comunità iraniana di Parma insieme con UAAR Parma e gli Ex Musulmani d’Italia invitano tutte e tutti a questo appuntamento, in cui saranno presenti con un tavolo informativo e la vendita del libro della Alinejad, “Il Vento Fra I Capelli”, pubblicato da Nessun Dogma, la casa editrice di Uaar.

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