di Titti Duimio
“Solo un’ipotesi e non un progetto” spiega Francesco Fulvi, architetto e ingegnere da sempre impegnato sui temi ambientali e sostenibili, durante l’incontro pubblico di sabato 12 febbraio organizzato presso il Teatro Conforti dal Comitato Tardini Sostenibile di Anna Kauber per illustrare le proposte alternative al Nuovo Tardini di Krause.
L’ipotesi presa in considerazione è quella dell’ ex consigliere comunale Nicola Dall’Olio presentata alla stampa qualche mese fa che propone la costruzione del Nuovo Tardini in Strada dei Mercati e conseguente riqualificazione del vecchio stadio in un polo sportivo, culturale, ricreativo e aggregativo a disposizione della città.
Dopo i saluti Anna Kauber ha riassunto l’iter istituzionale del progetto Nuovo Tardini con l’esposizione dei motivi che hanno portato alla costituzione del comitato, primo fra tutti il non coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni di un progetto così impattante sulla vita di tutti.
La parola è poi passata ai tecnici che hanno esposto lo studio di fattibilità della nuova proposta che vede lo spostamento dello stadio in Strada dei Mercati, zona molto meno abitata suppure facilmente raggiungibile sia dal centro città sia da autostrada che da stazione ferroviaria.
Sandro Fontanesi, ingegnere civile e vicepresidente del Comitato Tardini Sostenibile, Francesco Fulvi, ingegnere edile e architetto, docente e membro dellaCommissione Qualità e Paesaggio del Comune di Parma e Cecilia Razzetti, ingegnera ambientale, hanno quindi illustrato l’ipotesi studiata tracciandone vantaggi e benefici sia in termini di agibilità e fattibilità sia di impatto ambientale e sociale per l’intera comunità.
L’esempio di riferimento, utilizzato dai tecnici anche per un ipotetico modello da riproporre a Parma, è quello del Volkswagen Arena della città di Wolfsburg (circa 125.000 abitanti) in Germania con capienza di 30.000 posti a sedere coperti.
“Si tratta di circa 60.000 mq di proprietà comunale, attualmente sottoutilizzata ad alto potenziale di riqualificazione- spiega Cecilia Razzetti- con ampia possibilità di parcheggi a livello (circa 1200 posti auto) senza dover scavare per farne di sotterranei abbassandone così i costi rispetto al progetto del Parma Calcio”
Altro vantaggio non indifferente sarebbe quello di consentire alla squadra di utilizzare il vecchio Tardini per i due (almeno) anni previsti di lavori.
Per quanto riguarda l’impatto sul tessuto urbano, al di là del congestionamento del traffico evidente nel progetto esistente, abbiamo voluto fare un confronto con l’utilità di un centro commerciale nella zona del quartiere Cittadella rispetto a quello da noi individuato. Un esempio per tutti:
Esercizi commerciali nel raggio di 500 mt
Tardini: 170 di cui 33 dedicati alla ristorazione e 10% con serrande abbassate. C’è bisogno di altre attività commerciali?
Mercati: 20 in totale 3 bar 1 super mercato discount e parecchi uffici senza luoghi per la sosta pranzo o spazi commerciali per la spesa.
“Questo progetto del Parma Calcio 1913 non ci/mi piace- dice Giovanni Fracasso presidente Fai Parma – non c’entra con la città, con l’héritage del nostro tessuto culturale, si deve valorizzare ogni peculiarità della città e non possiamo scardinare il peso della storia con opere avulse al contesto storico e al progetto di Parma del futuro che ne consegue. Parma deve reinventarsi un modello e non copiare quelli già fallimentari altrove, c’è bisogno di un progetto strategico e partecipato per la città nel quale inserire ogni singolo intervento”
“Il confronto tra le alternative doveva farlo il Comune-sottolinea Nicola Dall’Olio ex Consigliere Comunale di minoranza e esperto in pianificazione territoriale dal quale è partita l’idea alternativa in strada Mercati.
Chiude l’incontro la consigliera comunale Roberta Roberti, insegnante che da mesi si batte per discutere e contrastare il progetto Nuovo Tardini e che proprio lunedì prossimo 14 febbraio presenterà un’ interrogazione in Consiglio Comunale con Giuseppe Massari “sulla situazione finanziaria della società Parma Calcio 1913, proponente del progetto di ricostruzione e gestione dello stadio Tardini, in relazione alla manifestata intenzione di codesta Giunta di dichiarare il pubblico interesse della proposta”