É difficile definire uno spettacolo come Le Cirque Invisible, ideato e messo in scena da Jean Baptiste Thierrée e Victoria Chaplin, che conosce un successo ininterrotto da tre decadi e che tornerà in scena a Parma a Teatro Due per due repliche uniche sul territorio italiano, sabato 29 gennaio alle ore 20.30 e domenica 30 gennaio alle ore 16.00.
Per oltre un’ora e mezza si susseguono senza interruzione trucchi, battute, gag, acrobazie…ma se si dovesse riassumere in breve ciò che “Le cirque invisible” rappresenta, probabilmente la parola esatta per farlo sarebbe “magia”.
Magia non come abile prestidigitazione, ma la magia a cui si credeva da bambini, quella che questo mondo sempre più tecnologizzato e frenetico sta cancellando. Quando si spengono le luci della platea e si accendono i riflettori sul palco, tutto quello che lo spettatore deve fare è dimenticare la razionalità e lasciarsi trasportare dalla leggerezza e dalla bravura di questi due artisti straordinari.
Jean Baptiste Thierrée, attore diretto nella sua carriera da Roger Planchon, Peter Brook e Fellini, affascina con i suoi modi di bambino vecchio, con la sua esperienza che è messa al servizio di una continua parodia dei tradizionali spettacoli di prestigio. I trucchi ci sono, ma non sono essenziali come la complicità che si crea tra attore e spettatori.
Victoria Chaplin, figlia del grande Charlie Chaplin, si presenta agli antipodi del suo compagno di giochi: come lui è istrionico e fracassone, così lei si presenta sulla scena silenziosa, con uno sguardo stupito e un po’ spaventato, ammantata in vestiti che si trasformano in pochi attimi in un fantastico zoo immaginario. Sempre perfetta ed eterea, cavalca ippogrifi di sedie, si trasforma in una magnifica donna-orchestra, eseguendo uno stupendo concerto per bicchieri, tegami e cucchiai.
Nei loro numeri, i due artisti sono aiutati da marchingegni astrusi che vengono montati sulla scena, da valigie coloratissime dal contenuto più vario e allo spettatore non resta altro che dimenticare, per poche ore, di essere cresciuto.
È il petit-cirque di Victoria Chaplin e Jean Baptiste Thierrée: unico e irripetibile. Un circo sognato, reinventato, dove tutto si svolge in un fluire, in apparenza, privo di ogni fatica, naturale e spontaneo come un trastullo, un circo venato di surreale, creato da due artisti che, nell’epoca del virtuale e degli effetti speciali, riescono a incantare con la loro arte fatta di stracci e precisione, in grado di creare divertenti corto-circuiti nell’immaginario degli spettatori.
Victoria Chaplin e Jean Baptiste Thierrée sono gli acrobati, i fantasisti, gli illusionisti, i funamboli, i prestigiatori, i clown, i musicisti di questo circo immaginario, di questo volo della fantasia.
E quando Jean Baptiste Thierrée fa acrobazie con le bolle di sapone e poi le colpisce con un martello e le bolle suonano a festa come campane, dimostra come l’incantesimo teatrale può davvero trasformare la realtà delle cose!
Informazioni e biglietteria: [email protected] – Tel. 0521.230242 – www.teatrodue.org