di Titti Duimio
Il pensiero pensa e l’immaginazione vede
Bruno Munari
Presentata stamattina 26 giugno al Palazzo del Governatore, nell’ambito di PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, l’anteprima del progetto per HoloLens2 MAP (STAR) THE WORLD di Vincenzo Marsiglia, realizzato in collaborazione con Fondazione Luca e Katia Tomassini, Relatech e Xonne e anticipato con un video alla Stazione di Parma nel corso del Festival.
Incentrato sul connubio tra arte e tecnologia, “MAPPING THE STARS” è un’immersione sorprendente nella mixed reality tra la rilettura del patrimonio storico-artistico e l’arte contemporanea, capace di coniugare passato e presente, la cultura della tradizione con quella dell’innovazione.
La storia prende nuova vita nei gesti artistici di Marsiglia che attraverso la tecnologia del nuovo visore di realtà aumentata mista (implementa la realtà fisica con ologrammi e oggetti tridimensionali senza estraniarsene del tutto) Ololens2 by Microsoft per la prima volta accompagna l’arte del passato in una nuova arte del futuro con l’interazione e l’interpretazione personale delle emozioni che fanno di ogni esperienza un ‘pezzo unico’.
E la ricerca artistica di Marsiglia, con uno scambio alla pari con l’innovazione, suggerisce nuovi percorsi alla scienza per progredire con la sua visionaria immaginazione.
Opera d’arte quella che vedi, opera d’arte quello che immagini e crei all’insegna della stella a quattro punte, cifra stilistica dell’autore denominata Unità Marsiglia e opera d’arte già in sé, un viaggio attorno e dentro le espressioni artistiche del territorio, secoli di gesti d’arte che creano una storia, la nostra storia dalla quale si parte per un viaggio verso nuove forme che aggiungono valore e accompagnano la storia oltre sé stessa verso nuove percezioni arricchite di emozioni. Singolari, personali, uniche e mai uguali tra loro, schegge d’arte nell’arte attraverso l’arte e grazie alla tecnologia.
“Il dibattito sull’arte digitale è molto vivace in tutte le comunità culturali contemporanee già da qualche tempo ed è indispensabile che, oltre alcune illuminate aziende private, anche l’istituzione pubblica cominci a prestarle dovuta attenzione-dice Francesca Velani coordinatrice di Parma 2020+21 nel corso del suo intervento- È proprio di due giorni fa la notizia di un nuovo Museo di Arte Digitale annunciato dal ministro Franceschini”
“Ben venga questa iniziativa da parte del Ministero della Cultura, ma bisognerebbe affiancarlo a impegni concreti per favorire e incoraggiare la ricerca nel campo delle arti digitali, molto costose e difficilmente gestibili solo dai pochi privati o dagli artisti stessi- aggiunge Cesare Biasini Selvaggi direttore editoriale di Exibart- L’Italia non può essere solo il paese dei musei perché all’estero ci percepiscono come un tuffo nel passato, ma le opere di Marsiglia testimoniano che noi siamo anche il futuro e che la ricerca artistica visionaria può aiutare a immaginare il futuro come ha insegnato Olivetti in altri tempi”
“Chi ha detto che la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica non hanno l’anima?- racconta Vincenzo Marsiglia artista e ideatore del progetto- In realtà questo progetto si basa sulla tecnologia che traduce le emozioni in segno d’arte e accompagna ad una doppia esperienza emozionale: la mia e quella del visitatore del viaggio che diventa protagonista permettendo, così, a tutti anche a chi non è solito frequentatore di luoghi di cultura, di accedere a una percezione personale e non codificata dell’arte.
Il progetto è il frutto di un team di professionisti che si uniscono nella ricerca di una mission comune tra scienza e immaginazione e proprio a Parma Capitale della Cultura trovano la formula ideale di realizzazione della Mappatura del Mondo visto da me attraverso la mia trama di stelle a quattro punte che vuole suggerire il mio viaggio artistico” conclude l’artista.
“Siamo davanti a un’opera dinamica che cambia da persona a persona, da stanza a stanza- dice Alessio Garbi, Ceo & CTO Xonne azienda parmigiana innovativa specializzata in soluzioni e applicazioni digitali altamente innovative dedicate al mondo mobile, computer vision e wearable- un’opera che reagisce a chi ha attorno, mai statica grazie alla tecnologia che ci ha permesso di tradurre la realtà percepita con gli occhi dell’artista e trasformarla nell’emozione di chi guarda attraverso l’interazione”.
Vincenzo Marsiglia (Belvedere Marittimo, 1972). Le sue opere si sviluppano partendo da una stella a quattro punte che diventa nel tempo il suo carattere distintivo, vero e proprio “logo” dell’artista. La composizione delle opere diventa quasi un’operazione ossessiva che genera elementi in cui questo simbolo si unisce al tessuto, al feltro, alle paillettes e alla ceramica, in un gioco il cui ritmo e la forma, rigorosi ed equilibrati, rimandano alla lezione dei maestri dell’astrattismo e del minimalismo. Nei suoi lavori digitali e interattivi si genera un pattern stellato che riveste ogni forma e superficie assecondando i movimenti del fruitore/spettatore.
Tra le principali mostre personali si ricordano: nel 2021, Prospect, a cura di Beatrice Audrito e Davide Sarchioni, NM Contemporary,
Principato di Monaco; nel 2019, Digital Antica a cura Mario Nardo Abbazia Sant’Eustachio Nervesa della Battaglia (TV); nel 2018, Clopen a cura di Roberto Lacarbonara presso Ex Chiesetta Polignano a Mare (BA); nel 2016, Dopo-Logica/o a cura di Matteo Galbiati presso Palazzo Ducale e Teatro all’Antica Sabbioneta (MN); nel 2014, Vincenzo Marsiglia Riflessione Interattiva a cura di Chiara Canali presso Ex Chiesa di S. Pietro in Atrio Como, Vincenzo Marsiglia Room Op a cura di Italo Bergantini e Matteo Galbiati presso Romberg Arte Contemporanea Latina e Vincenzo Marsiglia Interaction Shapes a cura di Ilaria Bignotti e Walter Bonomi alla Iaga – International Art Gallery Angels Cluj Napoca Romania.
Tra le più significative mostre collettive, si ricordano: nel 2020, Maker Art, a cura di Valentino Catricalà, nell’ambito di Maker Faire Rome – The European Edition per la Fondazione Luca e Katia Tomassini; Buonanotte Contemporanea Marsiglia-Artan,Pignatelli a cura di Maria Letizia Paiato Montebello sul Sangro, Art&Design a cura di Serena Cassissa and Andrea Castrignano Spazio Andrea Castrignano Milano, Gesto Zero a cura di Ilaria Bignotti e Matteo Galbiati presso Museo del Violino Cremona, Biennale Light Art a cura di Vittorio Erlindo and Gisella Gellini presso Casa del Mantegna a Mantova, Three Rooms’ Exhibition a cura di Milena Becci presso Traffic Gallery Bergamo, La città ideale. Mirandola Galleria a Cielo Aperto, a cura di Beatrice Audrito e Davide Sarchioni a Mirandola presso Modena, Black Out presso Maurizio Caldirola Arte Contemporanea a Monza, Cercles pressoGalerie Wagner a Parigi; nel 2019, Memoria Collettiva a cura di Lorenzo Calamia e Serena Ribaudo Border Crossing Collateral Events Manifesta 12 Casa Spazio Palermo; nel 2018, Intersezioni digitali – esperienze percettive nell’arte digitale a cura di Ennio Bianco presso Chiesa storica San Martino di Lupari a Padova, Optical Room – Interactive Portrait a cura di Marcella Russo, Aurum Largo Gardone Riviera a Pescara; nel 2015, #nuovicodici – a cura di Matteo Galbiati presso Palazzo Stanga Trecco a Cremona.
VINCENZO MARSIGLIA, MAPPING THE STARS
Stazione di Parma (2° piano), Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, 11
Dall’8 maggio al 30 giugno 2021
ORARI: Venerdì, Sabato, Domenica e festivi 11.00 – 20.0