Il 2020 è stato chiaramente contrassegnato dal Coronavirus e sarà ricordato per sempre come l’anno della pandemia. L’impatto del COVID-19 nell’economia globale ha portato inevitabilmente a qualche piccola rivoluzione anche in alcuni specifici settori commerciali. Tra questi spicca quello relativo al gaming. Essendo costretti a rimanere a casa, i più giovani si sono tuffati sulle loro console preferite pur di passare il tempo e svagarsi. Diversi sono stati i titoli che hanno goduto di un improvviso successo negli ultimi mesi, ma non è chiaro se riusciranno a confermare un certo grado di apprezzamento anche in futuro.
In generale, l’industria del videogame ha registrato una spesa di quasi 5 miliardi solo in America e rivolta ai semplici accessori. Al tempo del Coronavirus, non basta giocare: per rimanere il più possibile in compagnia, molti gamer si sono attrezzati con cuffione e postazioni ad hoc in modo tale che potessero agire anche da streamer, condividendo le proprie gesta videoludiche su piattaforme come Youtube o Twitch.
La spesa per l’hardware sembra destinata a crescere ancora, in quanto gli stessi videogiocatori sarebbero aumentati a livello globale almeno del 40%. I giochi per computer hanno avuto un’impennata superiore rispetto a quelli per console, probabilmente perché accessibili effettivamente a tutti. Come se non bastasse, alcuni titoli di grido si sono distinti da subito per essere cross-platform e per permettere di mettere in comunicazione giocatori che utilizzano apparecchiature diverse. Anche questo ha favorito il successo di giochi come “Among Us”, una riproposizione di “Lupus in tabula” pensata per il terzo millennio. Un prodotto del 2018, ma che è salito alla ribalta 2 anni più tardi proprio per mezzo dell’iniziativa di qualche streamer, che ha avviato senza volerlo una reazione a catena portando migliaia e migliaia di giocatori ad approcciarvi.
In ambito videoludico, il 2020 verrà ricordato anche per l’avvento della Playstation 5, il nuovo gioiellino di casa Sony, che porta avanti una tradizione iniziata ormai nel lontano 1996. Al momento della sua uscita, la nuova Playstation non vantava una vasta gamma di titoli, ma comunque riusciva a migliorare le prestazioni e la fluidità della versione precedente. Ad oggi questa console tanto futuristica non ha ancora espresso del tutto il suo potenziale e sicuramente farà parlare di sé per molti anni, con l’intento di segnare una nuova epoca nella storia dei videogiochi.
Con il proliferare di software sempre più sofisticati, dotarsi di una connessione ad internet molto potente è diventato ormai d’obbligo per chi vuole giocare attraverso le modalità multiplayer online. Si tratta di un’opzione esistente già da anni, ma che ovviamente è stata sfruttata ancora di più in concomitanza del confinamento. Non tutti i giochi che hanno conosciuto una diffusione virale, comunque, richiedono chissà quali requisiti tecnici. Ad esempio, “Codenames” è tranquillamente accessibile online e permette di divertirsi tra alcuni dei vocaboli più curiosi della lingua italiana. Anche con le attrazioni virtuali del casinò non si parla di veri e propri videogames, come dimostrano la roulette online dal vivo o i giochi di carte. L’intrattenimento videoludico, in ogni caso, abbraccia in senso lato anche queste attività.