La mostra “Serenissima porta d’Oriente – Dal Friuli alla Cina sulle orme di Basilio Brollo da Gemona”, allestita al castello di Gemona (UD), vuole essere un percorso immersivo, un viaggio di bellezza, eleganza e raffinatezza attraverso il tempo – dal 1420 al 1700 – e lo spazio – dal Friuli alla Cina.
Dall’abbigliamento all’arte ceramica, dalla pittura alla scultura: straordinari capolavori inediti metteranno in scena l’incontro tra due culture e stimoleranno la riscoperta della figura di Basilio Brollo, missionario francescano che nel 1680 partì per la Cina dal Porto di Venezia e cambiò per sempre le relazioni tra i due mondi.
Fin dal suo insediamento in terra cinese, Brollo prese coscienza delle difficoltà dell’incontro con l’alterità culturale e religiosa e di quale dovesse essere la direzione della sua predicazione.
Fu così che nacque il primo dizionario sinico-latino della storia, dall’intuizione geniale che la conversione vera e duratura può nascere solo dalla consapevolezza e che la consapevolezza può nascere solo dal dialogo.
Un dialogo immaginario, ma denso di contenuti, può essere stabilito tra la figura friulana di Padre Brollo e quella parmigiana di San Guido Maria Conforti, fondatore dei Missionari Saveriani. Entrambi i religiosi sono i precursori dell’apertura e scambio con la Cina e grandi fautori di un’immersione culturale amichevole ed la tempo stesso di grande rispetto verso l’Altro oltre che di alta ispirazione intellettuale.
Le opere scelte dal Museo Cinese per l’allestimento della mostra gemonese, e che meglio rispecchiano questo gemellaggio culturale, sono due sculture bronzee e tre dipinti, uno a calco, uno tradizionale con uccelli e un dipinto di monaco, a sottolineare i tipici tratti delicati e simbolici dell’arte cinese.
“Questi prestiti demarcano la grande vivacità intellettuale che grandi religiosi nella storia hanno saputo conferire all’incontro storico con la cultura cinese”, afferma Padre Alfredo Turco, missionario saveriano e direttore del Museo Cinese.
“I prestiti di opere verso grandi istituzioni e mostre prestigiose restano una delle nostre maggiori attività tese alla divulgazione dell’arte cinese ed all’amore per la bellezza”, sostiene Chiara Allegri, vice direttrice del Museo.
La mostra, organizzata dal Comune di Gemona, verrà inaugurata il 29 maggio alla presenza delle autorità e terminerà il 24 ottobre 2021 e sarà visitabile – con contingentamento degli ingressi per garantire un’esperienza in totale sicurezza – il venerdì, il sabato e la domenica dalla 9.30-12.30 e dalle 15.30-18.30.