Imparare ad investire in modo autonomo, esigenza che sarà sempre più avvertita da qui ai prossimi anni vista la tendenza ormai intrapresa. Tutto il mondo della formazione d’altra parte si è spostato in rete, un aspetto inevitabile che fa leva sulle conquiste della tecnologia multimediale.
C’è voluto un po’ di tempo per lasciarsi andare a questo cambiamento: d’altra parte l’idea stessa di investire tramite la rete non è un qualcosa che genera sicurezze e gli stessi numeri relativi alle truffe che si riscontrano in rete non sono propriamente bassi: a maggior ragione, ecco perché ci si rivolge alla formazione per imparare l’arte degli investimenti.
Come si investe tramite la rete
Apprendere l’arte di investire online, quello che in gergo viene chiamato più comunemente trading online, vuol dire acquisire dimestichezza con le piattaforme di trading. Portali online dove l’utente può accedere, registrarsi ed iniziare ad investire in totale autonomia.
Una grandissima rivoluzione perché se fino agli anni ’90 il tutto era esclusivamente nelle mani dei professionisti del mondo della finanza, per intenderci banche ed affini, oggi si può cercare di fare tutto da soli collegandosi ad una di queste piattaforme. In sostanza, da qualche anno il trading online è diventato uno strumento popolare, nel senso di rivolto a chiunque e fruibile potenzialmente da tutti.
A patto che ci si avvicini con cautela e con cognizione di causa allo strumento: ed ecco allora che si torna al discorso della formazione. Sul sito TradingOnlineCorso.com ad esempio sono presenti guide complete sul mondo del trading online. Uno strumento utile soprattutto in fase iniziale per capire ciò che si ha tra le mani.
Quanto è rischioso il trading in rete?
Il trading fatto in rete tramite le piattaforme è piuttosto rischioso, inutile girarci intorno: tantissimi utenti sono stati ‘tentati’ proprio da questa facilità di approccio ed hanno finito con l’avvicinarsi ad una qualche piattaforma di intermediazione con leggerezza, prendendo il tutto come un gioco.
E lo sdoganamento degli investimenti, tolti dall’esclusiva di banche e promotori finanziari per essere fruibili anche dall’utente medio, ha prodotto questo duplice risvolto. Se da una parte una apertura è comunque sempre utile ed importante, dall’altra i risultati sono stati contraddittori, ambivalenti, perché si è assistito alla discesa in campo di molti investitori ‘normali’, persone comuni senza competenza in materia che si possono collegare ad una piattaforma online ed iniziare a manovrare azioni, materie prime, strumenti finanziari derivati (rischiosissimi) e quant’altro. Con tutti i rischi del caso, motivo per il quale la formazione è la base di partenza imprescindibile se ci si vuole avvicinare a questo mondo.