Con quello spirito agguerrito che si respira proprio nelle grandi imprese descritte ed esaltate da drammaturghi e commediografi, Visit Emilia lancia un’iniziativa culturale volta a promuovere i luoghi sacri della musica e dello spettacolo nell’area compresa tra le province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia.
Grazie a Teatri Aperti, ideato da Natalia Maramotti, presidente di Destinazione Turistica Emilia, il concetto di stagione teatrale per l’autunno/inverno 2020 cambia allora forma, diventando innanzitutto un’occasione per invogliare turisti e viaggiatori all’esperienza inconsueta di addentrarsi nel cuore dei teatri storici nei due periodi compresi tra il 24 e il 25 ottobre e il dal 5 all’8 dicembre.
Quelli che si spalancheranno ai partecipanti saranno universi segreti e normalmente accessibili solo al pubblico delle rappresentazioni e che ora diventano essi stessi rappresentazione della voglia di affermare l’esistenza di un patrimonio unico e generoso, mai rassegnato all’idea di chiudersi all’esterno.
Gratuite o a pagamento a seconda dei casi, le visite saranno effettuabili solo su prenotazione con info reperibili sul sito www.visitemilia.com
Parma
A Parma, il Teatro Regio apre molto più del sipario il 24 e il 25 ottobre e poi il 6, 7 e 8 dicembre. Considerato uno dei templi italiani della lirica, è un vero monumento dell’opera costruito in stile neoclassico a partire dal 1821 per volere della duchessa Maria Luigia d’Austria, moglie di Napoleone.
Dal foyer alla platea decorata da Magnani e sovrastata dal lampadario in bronzo dorato forgiato dalle officine Lacarrière di Parigi, fino all’eccezionale sipario dipinto e alla Sala del Ridotto, ogni angolo è parte di una storia che merita di essere illustrata e conosciuta da appassionati di musica e amanti del bello. I visitatori potranno inoltre accedere a luoghi normalmente non aperti al pubblico, come i laboratori di sartoria, la sala di scenografia, la sala prove dell’orchestra, i camerini e il palcoscenico.
Anche il “Farnese”, all’interno del Complesso della Pilotta, si aggiunge al prestigioso elenco di “Teatri Aperti” (24, 25 ottobre e 5, 6 e 8 dicembre). Si sa il Teatro Farnese, costruito interamente in legno (1618), regala un’inconfondibile armonia. Sino al 14 febbraio 2021 si può poi godere anche di un tocco di sofisticata eleganza, quella delle opere di Fornasetti, che vanno in scena con la mostra “Theatrum Mundi”.
La rocca di Busseto accoglie il Teatro Giuseppe Verdi dove il Maestro si guardò bene dal mettere piede, pur avendo offerto una notevole somma per la sua costruzione e pur possedendovi un palco. Attraversando il portico e salendo lo scalone, si viene accolti da decorazioni di Giuseppe Baisi e Alessandro Malpeli e dai medaglioni di Gioacchino Levi raffiguranti la Commedia, la Tragedia, il Melodramma e il Dramma romantico. La visita è prevista il 24 e 25 ottobre e il 5, 6, 7 e 8 dicembre.
L’elegante sala degli spettacoli, a tre ordini di palchi, con un boccascena arricchito da oro e stucchi bianchi, è uno dei fiori all’occhiello del Teatro Magnani di Fidenza. La struttura porta il nome dell’artista fidentino autore di decine di scenografie verdiane, che ne curò tutta la decorazione, compresa quella della Sala del Ridotto. La visita, gratuita, è in programma il 24 ottobre e il 5 e 6 dicembre.
Anche se molto più recente rispetto ai gioielli storici finora descritti, l’Arena del Sole di Roccabianca, inaugurata solo nel 1946, ha una caratteristica unica nella presenza, all’interno, delle nove statue un tempo parte del monumento di Ettore Ximenes eretto in onore di Giuseppe Verdi nel piazzale della stazione di Parma. Danneggiate durante la Seconda Guerra Mondiale, le raffigurazioni delle opere del Maestro sono state ricollocate in sala. È possibile ammirarle nel corso delle visite guidate gratuite previste tra il 5 e l’8 dicembre 2020.
Piccola sala all’italiana nel cuore della bassa parmense, il Teatro Pallavicino di Polesine Zibello è l’evoluzione della spartana sala voluta originariamente dal Marchese Antonio Pallavicino nel 1804. Il 6 e l’8 dicembre, sarà possibile ammirare gratuitamente nel corso di una visita guidata questa miniatura spettacolare, dotata di 12 palchetti e decorata da Pietro Piazza e Giovanni Azzi (del quale si conserva ancora il sipario a tendone con fantasie floreali).
Per informazioni: Visit Emilia
E-mail: [email protected]
Sito web: www.visitemilia.com