Domenica 20 settembre 2020 alla Casa della Musica di Parma si è svolta la premiazione dell’ ottava edizione del Parma International Music Film Festival.
Le cinque giurie hanno dimostrato di aver particolarmente apprezzato i lavori presentati in concorso quest’anno arricchendo la lista dei premi con diverse menzioni speciali.
La giuria ufficiale formata dalla produttrice Adriana Chiesa, il regista Eitan Pitigliani, l’attrice Paola Lavini e capitanata dal compositore Riccardo J. Moretti ha dato i due premi più importanti al film ungherese Tall Tales di Attila Szász : la Violetta d’Oro per la migliore colonna sonora ai due compositori Attila Pacsay e Gergely Parádi e la Violetta d’Argento per il miglior film.
Il premio al miglior interprete va a Elisabetta Pozzi per il film Isabella di Claudio Pelizzer.
Anche il film Il peccato – Il furore di Michelangelo di Andrey Konchalovskiy si aggiudica due premi: il Premio Speciale della Giuria e quello per la migliore scenografia e costumi a Maurizio Sabatini.
Il premio alla migliore sceneggiatura lo vince Valan, Valley of Angels di Béla Bagota.
Premio al miglior cortometraggio va a Gabrieldi Yousef Kargar e quello per il miglior documentario a Feel India di Ion Sova
Due le menzioni speciali: a Andreas Pflueger autore della colonna sonora del film Vincenzo Vela. Il sogno della materia di Adriano Kestenholz per la struttura della composizione e la costruzione del rapporto tra musica e immagini pittoriche e al film Grand Can Can di Mikhail Kosyrev-Nestrov per l’originalità del lavoro e del cast di attori non professionisti.
Il Premio Malerba per migliore sceneggiatura di un cortometraggio va a Inner Self del regista iraniano Mohammad Hormoz. I tre giurati Anna Malerba, Roberto Militerni e Francesca Levi hanno così motivato la loro scelta: “l’utilizzo sapiente della musica come elemento drammaturgico e simbolico diventa un potente strumento per immaginare la libertà”.
Il Premio MUP ai giovani autori va al più giovane protagonista del festival Luca Potskhishvili autore del cortometraggio di animazione “Cosmospenguin in the Opera” per la qualità dell’animazione e per la bizzarra creatività legata al mondo del melodramma, inusuale per un bambino di 11 anni.
Marzio Dall’Acqua di MUP ha assegnato anche una menzione speciale a “Corpi Sonanti”. Fatto dai ragazzi dell’Istituto Peri di Reggio Emilia e dai giovani musicisti dell’orchestra Florestano per aver saputo esplorare nuove esperienze attraverso il linguaggio del corpo e della musica durante il periodo di isolamento imposto dal lockdown.
La sezione danza del festival ha avuto come giurati il coreografo Arturo Cannistrà e la regista e coreografa Anna Cuocolo.
Il Danza Award per il miglior cortometraggio dedicato alla danza va a Subliminal Wind di Luca di Bartolo per aver messo in evidenza il percorso dell’anima tra “ferite” e “dolore” in una regia alla ricerca della verità profonda, che traduce il movimento coreografico tra cuore e mente in una nuova percezione
Maria Paola Viano vince la miglior regia per Combattimento di Tancredi e Clorinda.
Tre le menzioni speciali: per la miglior Colonna Sonora a Francesco Germini per Virtual Insanity, miglior fotografia per il corto Pour Vous regia e coreografia di Giulia Coliola e Menzione speciale per i giovani talenti a Locked Up In The Shed
Regia Gigi Funcis Dalle Carbonare
Il Premio ArtPopJury è stato vinto da Controluce, cortometraggio d’esordio del regista parmigiano Federico Meneghini. La giuria, formata da registi e studenti universitari di cinema di Parma ha assegnato anche due menzioni speciali ai film On the quiet del regista Zoltàn Nagy e Grand Can Can di Mikhail Kosyrev-Nestrov.