Il termine “medium” deriva dal latino e significa “mezzo”. Sta a indicare una persona dotata di particolari facoltà soprannaturali, capace di fare da tramite tra il mondo dei vivi e quello dei defunti. Si tratta di capacità non riconosciute ufficialmente dalla scienza, ma che tuttavia sono da sempre ampiamente documentate in ogni epoca storica, fin dalla notte dei tempi.
Per gli antichi greci, ad esempio, il medium inteso in senso moderno era paragonabile agli oracoli dei templi consacrati agli dèi: luoghi sacri dove venivano fornite profezie, responsi e predizioni sul futuro attraverso riti spirituali perpetrati da sacerdoti e sacerdotesse.
I medium nella storia
Una pratica, appunto, ancora in vita in alcune parti del mondo e che si manifesta secondo modalità differenti in base alla cultura. Gli oracoli tibetani, per fare un esempio, sono tuttora molto consultati dai monaci buddisti per chiedere pareri e protezione alle divinità proprio attraverso il medium: vale a dire colui che, come scritto sul sito di Mediumathos, attraverso una trance presta il proprio corpo, che diventa il mezzo attraverso cui la divinità si manifesta e risponde alle richieste del mondo dei vivi.
Sempre nel mondo antico, un altro termine utilizzato per indicare la sfera del paranormale, il sapere esoterico e le pratiche misticheper entrare in contatto con le forze spirituali, è la parola “magia”. Un termine dall’ampissima eccezione, che condensa tutto ciò che si discosta dal pensiero razionale per sconfinare in una concezione vitalistica della natura, retta da forze manipolabili attraverso rituali e tecniche, per l’appunto, magiche.
La magia dei tempi moderni
Con l’avvento dell’era moderna, e quindi del pensiero scientifico-razionale, supportato dal metodo sperimentale, il termine magia ha cominciato a essere inteso in accezione per lo più negativa, svuotato della sua intrinseca capacità di conoscenza della natura perché giudicato privo di fondamento.
Il mago è visto dai più come un ciarlatano, dalle intenzioni fraudolente, che cerca di lucrare facendo leva sulla sensibilità e la fragilità di determinate persone. Tuttavia, la magia non si riduce oggigiorno solo a una mera presa di posizione tra pensiero razionale e visione spiritualistica del mondo. I due punti di vista, infatti, possono convivere.
Sono sempre di più le persone che, toccate nel profondo dalle feroci ingiustizie dell’era moderna (inquinamento e distruzione ambientale, estinzione di specie animali a causa dei comportamenti umani, morte di migliaia di persone in fuga da guerre e povertà) scelgono di coltivare una spiritualità da tempo assopita, risvegliando doti di meditazione, visualizzazione e a volte chiaroveggenza improntate al raggiungimento di un’armonia ancestrale e cosmica per il bene del pianeta e del prossimo.