«Signorina, dovrebbe arrivare un giornalista a farmi un’intervista, se intanto mi fa un tè».
Così Tiziana Ragni, quarto ospite del Febbraio Italiano’ – iniziativa promossa da Intesa San Martino con il patrocinio dell’Università di Parma, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma e dallo Zonta Club – racconta uno dei primi episodi che hanno costellato la sua lunga e variegata carriera.
Indubbiamente fare la giornalista non è un mestiere semplice, soprattutto per una donna.
Giovedì 20, nell’ampia aula K2 di Via Kennedy, una delle sedi dell’Università di Parma, Marco Deriu, Presidente del Corso di Giornalismo, cultura editoriale e comunicazione multimediale dell’Università di Parma apre l’incontro con Silvia Nutini, presidente dello Zonta Club Parma, sottolineando l’importanza di un lavoro sinergico tra associazioni, università e territorio per discutere temi di rilevanza sociale, quali l’informazione.
La giornalista romana, ha raccontato agli studenti, attraverso aneddoti divertenti e “grotteschi” i tanti anni passati nel campo della comunicazione istituzionale e politica. Un lungo curriculum che l’ha vista a capo di uffici stampa dei principali partiti – Partito Popolare Italiano, La Margherita, Partito Democratico – e istituzionale – capo ufficio stampa e portavoce del Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni – che le hanno permesso di spaziare tra i vari ambiti della comunicazione, imparando l’arte del saper affrontare ogni situazione nel modo più veloce ed efficace possibile.
«Soprattutto nel passaggio da un ufficio stampa partitico ad uno istituzionale come un Ministero, bisogna capire che il destinatario della comunicazione non sarà un utente con determinate caratteristiche, ma l’intera cittadinanza. Sei al servizio anche dicoloro che sono sempre stati espressione di altre aree politiche».
Tra errori, grandi intuizioni e grandi azzardi – come il lancio ironico sul sito del Partito Democratico dei candidati rappresentati come i ‘Fantastici 5’ durante le primarie del 2012 – Tiziana Ragni ha posto l’accento sull’importanza del messaggio che ogni tipo di comunicazione deve veicolare: «a prescindere dal come si comunica, ciò che è importante è cosa si comunica: se si tratta di un contenuto di poco valore anche la strategia più efficace non raggiungerà l’obiettivo». Lei, però, ha sempre avuto il sogno di diventare scrittrice e ora non solo scrive testi teatrali, ma cura la sua rubrica su la Repubblica “Parlami d’amore” «perché – afferma la Ragni – che cos’è la politica e la vita se non una grande, complessa storia d’amore?».
L’incontro, moderato dalla studentessa di giornalismo Federica Mastromonaco e dal curatore di ParmAteneo Fabio Manis, è terminato con un consiglio della giornalista «Perseguite i vostri obiettivi, andate avanti ma sempre con onestà: perché in un mondo di fake news chi si distinguerà sarà il giornalista, il garante della verità».