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Ingiurie e minacce ai condomini: arrestata sessantenne parmigiano

Un 60enne parmigiano ingiuriava, per abitudine, i propri condomini. L‘88giugno è stato arrestato per atti persecutori. Ora in libertà ha l’obbligo di firma in Questura.

L’8 giugno una volante della Questura è intervenuta in Via Rondizzoni, presso un condominio di proprietà dell’ACER, per segnalazione di una lite tra condomini. Giunta sul posto, ha accertato che si era trattato solo del più recente caso di una serie di ingiurie, minacce e offese che un uomo di 60 anni, parmigiano, residente in quel condominio, rivolge abitualmente a diversi condomini.

Quel giorno, nello specifico, l’uomo si era rivolto per l’ennesima volta con fare ingiurioso e minaccioso ad una famiglia di origini marocchine, regolarmente residente nel condominio: è stato accertato che la condotta dell’uomo si protrae da tempo, con offese e minacce anche di morte, anche in presenza delle tre bambine minorenni appartenenti alla famiglia.

I marocchini, temendo per la propria incolumità, si erano anche visti costretti a modificare le proprie abitudini di vita per non incontrarlo lungo lo scale, o negli spazi comuni. Gli uomini della volante, parlando con altri condomini, hanno avuto conferma della condotta dell’uomo anche nei confronti di altri occupanti la palazzina, condotta confermata da passate denunce presentate contro il sessantenne.

Sulla base delle informazioni assunte, delle denunce presentate e della reiterazione delle condotte, l’uomo è stato pertanto tratto in arresto per il reato di “atti persecutori”.

Nella mattinata di giovedì il G.I.P. del Tribunale di Parma ha convalidato l’arresto, rimettendo in libertà il soggetto ma applicando nei suoi confronti le misure cautelari dell’obbligo di presentazione quotidiana alla P.G. e il divieto di avvicinamento alle persone offese.

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