Dopo la conferenza con i curatori è toccato a mister Donadoni incontrare la stampa per il consueto appuntamento alla vigilia di gara contro la Sampdoria, l’ultima della stagione.
Ovviamente l’attenzione è stata rivolta allo sciopero che potrebbero fare i crociati dopo le ultime sul contributo di 5 mln dato dalla Lega all’esercizio provvisorio: “Capisco che fa più notizia questo di tutto il resto, credo sia inutile aggiungere altro. Facciamo allenamento e poi vedremo di conseguenza. Siamo arrivati fino a qui. Se tutti quanti rispetteranno gli accordi che ci sono stati noi continueremo a fare il nostro dovere fino in fondo” – spiega il tecnico.
Sulla riduzione del debito sportivo e la possibilità di vendere il club:
“La squadra ha fatto il possibile. Rimarchiamo che qualcuno non ha aderito a quello che è intento della squadra di decurtarsi il 75% del pregresso e questo non ha aiutato ad abbassare ulteriormente il debito sportivo . Ed è giusto che si sappia chi l’ha fatto per il 75 e chi per il 50, dando poco aiuto alla società. E’ giusto che ci sia un elenco che specifichi chi l’ha fatto e chi no. 50 o 0 equivale a non essere allineati ad una politica che tutti gli altri hanno voluto portare avanti. Ognuno dovrà spiegare le proprie motivazioni: c’è diritto di fare la scelta che ognuno ritiene più opportuna ma poi deve essere coerente e non cambiare di volta in volta spiegazioni. Delusione, dispiacere, rammarico? Definitelo come volete. L’Ideale sarebbe stato potersi guardare in faccia tutti e potersi dire: quel che ho fatto io l’hai fatto anche tu e che tutti abbiamo dato una mano a questa società”.
I giocatori che non hanno firmato l’accordo? Ognuno di loro dovrà spiegare le proprie motivazioni, e sarebbe bene che ognuno di loro lo faccio. Uno ha tutto il diritto di fare la scelta che ritiene più opportuno, ma poi deve essere coerente con la sua decisione. C’è del rammarico, è chiaro che non è stato un atteggiamento che ha fatto piacere a nessuno di noi. Non dico che ce l’ho con qualcuno, ma era ideale che tutti si fossero allineati.
Lo spogliatoio è fatto di ragazzi tra cui c’è amicizia, ma queste cose qualche difficoltà l’hanno creata. Perché abbiamo deciso di tenere una linea fino in fondo e strada facendo qualcuno ha lasciato qualcosa, qualcuno di meno, qualcuno niente, magari anche consigliato in modo poco corretto. Non puntiamo però il fucile addosso a nessuno, ognuno è libero di fare le proprie scelte”.
Sui 5 milioni chiesti indietro della Lega, pensa ci sia manovra dettata da pressioni?
“Ho parlato con Tavecchio che ha ribadito che questi sono soldi a fondo perduto, se qualcuno ragiona diversamente dovrà spiegare il perché, ci sono anche filmati da cui risulta che Tavecchio dice questo.
Ognuno di noi ha una sua dignità ma non ho motivo di pensare che disattenda questo, mi fido della sua parola. Pressioni sulla Lega? Non so dirlo, non si capisce mai la Lega che posizioni prenda. Posizioni sul vago che lasciano sempre intravedere spiragli o chiusure senza mai che ci sia la chiarezza necessaria a non lasciare spazio ai furbi di turno per inserirsi”.
Vi sentite nuovamente abbandonati dalle istituzioni?
“Da domani sera in poi la sensazione è che saremo abbandonati. L’interesse scemerà perché non ci saranno più partite di mezzo. La mia paura è che si torni a fare sempre le solite cose“.
Il 9 giugno sarà un giorno particolare, per tutti.
“Dove sarò il 9 giugno? In vacanza con la mia famiglia. Potremo sentirci al telefono. Sarà una giornata intensa, piena di ansie. I nostri curatori mi hanno detto di essere oggi più ottimisti di qualche giorno fa e questo va preso in senso positivo”.
L’anno prossimo?
“Domani sera ci sarà lo “sciogliete le righe”, oggi è l’ultimo allenamento, quello che dirò ai ragazzi però preferisco tenerlo per me….. Poi si vedrà, in questo momento non mi sento di dire: “Se tutto va bene rimango, o me ne vado. Sono provato, è stata un’annata difficile, non ho la testa per decidere. Vedremo. Quello che voglio dire è che Parma mi ha lascito grandissime cose, che porterò dentro di me per il resto della mia vita. Ciò che è successo fa parte delle cose spiacevoli, ma che come ho detto in altre circostanze aiutano a crescere, anche se probabilmente uno potrebbe anche fare a meno di vivere situazioni del genere. Questo mi ha insegnato molto”.