Clamoroso voltafaccia della Lega Calcio: pare che i 5 milioni anticipati per terminare la stagione, che avrebbero dovuti essere inseriti nella casella dei “non privilegiati”, ora, debbano rientrare nel debito sportivo. Anche se Tavecchio non ci sta.
Cinque milioni, per terminare la stagione senza falsarla. Cinque milioni a fondo perduto o quasi: da inserirsi nei debiti “non privilegiati”, quindi difficilmente recuperabili. Cinque milioni che ora la Lega pretenda vengano “infilati” nel debito sportivo.
Da una parte dunque i curatori, il loro lavoro alacre e disperato per abbassare il debito, gli sforzi dei giocatori, e le rinunce per salvare il Parma. Dall’altra la Lega, che si sveglia un bel giorno e dice “ci ho ripensato”.
Vanificando, in pratica, quanto fatto fino a qui.
A questo punto può essere decisivo il presidente della Figc, Tavecchio, che aveva ratificato l’accordo con la presenza in Lega, prima, esponendolo ai giocatori, ma anche al sindaco di Parma, poi. Dopo essersi fatto garante dell’accordo, toccherà a lui garantirne la continuazione.
Cosa potrebbe aver fatto cambiare idea alla Lega? Probabilmente le pressioni. Tante. Di altre compagini in difficoltà, in primis il Brescia che spera che il Parma fallendo liberi un posto in serie B per il rispescaggio. Ma non solo.
Cosa faranno i giocatori? Potrebbero scioperare. Sostenuti dai tifosi, e forse da gran parte delle squadre ormai consce che il barcone del calcio sta affondando. E sono tutti in pericolo.
Oggi alle 16,00, dopo a conferenza stampa di curatori Anedda e Guiotto, probabilmente, ne sapremo di più.