Operazione Aemilia: Giovanni Paolo Bernini è estraneo a rapporti con la ‘ndrangheta e non deve essere ristretto in carcere.
L’ex assessore della Giunta Vignali era accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e di scambio elettorale politico mafioso, in pratica di aver comprato 2-300 voti per le elezioni del 2007, trattando col clan di Romolo Villirillo.
Già a gennaio il gip Alberto Giroldi aveva ritenuto che non sussistessero gli indizi a supporto dell’accusa, mentre per altre 117 persone erano scattate le misure cautelari. Ma il sostituto procuratore della direzione distrettuale anitimafia Marco Mescolini era ricorso in appello chiedendo la reclusione in carcere: appello respinto dal Riesame.
“Dopo che l’autorità giudiziaria per la seconda volta ha escluso la sussistenza di indizi di reato – ha dichiarato soddisfatto l’avvocato difensore Daniele Carra – ci aspettiamo che il pubblico ministero presenti una richiesta di archiviazione per la posizione di Bernini”.