Inaugura sabato 14 settembre la mostra personale dell’artista Mirko Ghinelli presso la Galleria Sant’Andrea di via Cavestro a Parma.
“Mirko Ghinelli è artista che si inserisce di diritto nel gruppo dei post-ottocentisti parmigiani, quei pittori, cioè, che nel Novecento avevano assorbito gusto e capacità compositive del figurativismo del secolo precedente (pacato e armonioso), per continuare poi a raccontare cose e persone senza curarsi degli sperimentalismi tutt’intorno”.
Così scriveva di lui Tiziano Marcheselli nel 2003, ripercorrendo le origini della formazione di questo pittore parmense originario di Fontanellato, storico socio dell’associazione UCAI.
Anche per quest’anno Ghinelli ha voluto realizzare una personale antologica, esponendo un nuovo repertorio di dipinti i cui soggetti spaziano tra paesaggi, ritratti e nature morte.
Secondo il professor F.Barocelli “I paesaggi di Mirko Ghinelli si raccolgono attorno ad un cosmo di elementi piani, chiari e distinti, fatti di natura, di luce, di soli padani, osservati e quasi spiati a distanza, dove il percorrere del tempo è cosa quasi impalpabile, ed i colori assumono una purezza essenziale, distesa a campiture terse e pulite nel trascorrere delle fasi stagionali. Anche nelle nature morte il piacere quasi metafisico della funzione cromatica dell’oggetto scompone lo spazio, lo articola in modo equilibrato attorno ai frutti, alle rosse mele di campagna, alle uve, ai legumi, ai mazzi di aglio, non distrattamente disposti o scomposti, bensì analiticamente pensati, e divenuti di altra lega e materia, essi stessi perno e centro di uno spazio proprio, che si ricrea nella distribuzione non casuale di una serie “cezanniana” di sfere e di elementi geometrici…”.
Il suo stile però muta nel mutare delle circostanze, dei temi e sembra quasi un altro pittore il Ghinelli delle piatte, bidimensionali marine, come ha osservato Manuela Bartolotti, con una semplificazione formale e cromatica nella maniera della Scuola Romana novecentesca, di un Mafai o un Scipione. Tuttavia la calibratura delle tinte, l’ordine compositivo è tutto suo e sorprende come a tanta precisione s’accompagni espressività vitale, presenza quasi incantata delle cose.
Mirko Ghinelli è nato a Sissa nel 1930 e risiede a Fontanellato.
Dall’età di quindici anni si dedicò al disegno, alla scultura e all’intaglio del legno.
Negli anni 1950-60 ha realizzato alcune sculture (ritratti) collocate in pubblici edifici:
Busto in terracotta del musicista Claudio Merulo situato nel Conservatorio “A. Boito” di Parma (1958)
Busto del Ministro Ezio Vanoni inaugurato a Parma da Fanfani (1959)
Ritratto in bronzo di Luigi Pigorini situato nella Scuola Media di Fontanellato (1960)
Busto in bronzo del pittore Francesco Scaramuzza, situato nella Biblioteca Comunale di Sissa (1963)
Angelo con Acquasantiera in bronzo nel Santuario di Fontanellato
Busto in scagliola del Vescovo “Adeodato Turchi”, fuso in bronzo e posto al centro del Chiostro del Convento dei Cappuccini di Parma nel 1961. In seguito fu portato dagli stessi Cappuccini a Bologna. L’originale in scagliola è stato donato dall’Autore al Vescovo Solmi nel 2011 e si trova nella Quadreria del Seminario Maggiore di Parma.
Dalla seconda metà del 1960 ad oggi si è dedicato alla pittura.