Damiano Tommasi è intervenuto matedi’ pomeriggio al’Assemblea della Lega Calcio, dove si è parlato anche di Parma. E ha rilasciato commenti che lasciano ben poco sperare, per la conservazione della serie B in casa ducale.
Strategia scaramanzia o verità?
“Purtroppo sul Parma ho notizie non belle. Il debito sportivo è alto e per troppi mesi non si è parlato di chi ha creato questa situazione”.
Le parole del presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, suonano quasi come una condanna per il club ducale. Lo spettro della Serie D incombe minaccioso: “Si sta parlando di chi non riesce a risolvere la crisi e si scaricano le responsabilità sui soggetti che oggi sono sul campo”.
“I soggetti che sono fuori dal campo e che hanno creato questa situazione non vengono mai menzionati e questo un po’ mi dispiace”, rincara la dose Tommasi. Intanto cresce l’attesa in vista dell’ultima asta fallimentare in programma giovedì. La base di partenza è di 6,33 milioni al quale però va sommato l’enorme debito sportivo.
“Noi abbiamo abbassato il più possibile il debito sportivo, che inizialmente era molto importante – ha dichiarato Demetrio Albertini, incaricato di coadiuvare i curatori fallimentari del Parma – Ora non resta che attendere gli investitori, alcuni dei quali hanno mostrato interesse nei confronti della società. Speriamo arrivino offerte concrete. Il Parma è la conseguenza di una cattivissima gestione, che ho potuto toccare con mano”.