PARMA-VERONA 2-2
Marcatori: 21’ Nocerino, 35’ Varela, 41’ e 34’ st (rig).Toni
PARMA (4-5-1) – Mirante; Cassani, Mendes, Feddal, Gobbi; Varela, Mauri, Jorquera (20’ st Galloppa), Nocerino, Lila; Palladino (43’ st Esposito)
A disposizione: Iacobucci, Bertozzi, Lucarelli, Prestia, Ghezzal, Broh, Lodi, Haraslin, Galloppa, Mariga, Coda
All: Donadoni
HELLAS VERONA (4-3-3) – Rafael; Sala, Marquez, Moras, Agostini; Obbadi, Tachtsidis, Hallfredsson; Jankovic (24’ st Saviola), Toni, Fernandinho (11’ st Lopez)
A disposizione: Benussi, Ferrari, Sorensen, Pisano, Campanharo, Rodriguez, Brivio, Marques, Greco, Valoti, Lazaros
All: Mandorlini
Arbitro: Sig. Daniele Minelli di Varese
Assistenti: Sigg. Bindoni e Villa
Francesca Devincenzi
Il Parma per la dignità, per un congedo festoso dopo una stagione tragica: il Tardini saluta la serie A, si spera per poco, ma chissà per quanto. Era già successo, era il 18 maggio del 2008: quel giorno pioveva, e sotto i colpi di Ibrahimovic il Parma si congedava. Ma la speranza di risalire era alimentata da quella stessa società che negli anni ha firmato una condanna al crollo economico e ad un fallimento “in corso” senza eguali nel calcio. Oggi, 24 maggio 2015, c’è il sole, il Parma è già retrocesso, matematicamente a Roma contro la Lazio il 29 aprile, formalmente molto prima, concausa sette punti di penalizzazione e tutto quanto sopra detto e arcinoto da mesi. Oggi però il Parma dimostra che la sua la dice ancora, alla faccia di chi parlava di campionato falsato: finisce due a due, decidono Nocerino Varela e un doppio, immenso, Luca Toni.
FORMAZIONI – Cambio dell’ultimo secondo per Donadoni: fuori Mendes, dentro capitan Lucarelli. In attacco Palladino con Varela e Lila a supporto. Mandorlini conferma in avanti il suo ariete Luca Toni: secondo per un gol in classifica cannonieri, dietro a Tevez e Icardi, l’eterno bomber vuole regalarsi questa gioia nello stadio dove Mancini segnò una rete meravigliosa di tacco e il Divin Codino toccò quota duecento facendo alzare uno stadio intero.
PARTE MEGLIO IL PARMA- Dopo una stagione travagliatissima, iniziata con l’esclusione dall’Europa, proseguita con il fallimento e culminata nella retrocessione ma sempre coi tifosi vicini alla squadra, è l’ultima al Tardini. E il Parma chiede solo di regalare una gioia per congedarsi dalla A con le ultime cose rimastegli: orgoglio e dignità. Al quinto bell’azione corale che manda al tiro Jorquera: palla murata dalla difesa. Cinque minuti dopo, Nocerino lancia Varela che arriva in corsa ma colpisce troppo forte da buona posizione: palla alta. Passano trenta secondi e Nocerino cerca la soddisfazione personale da fuori, Rafael vola e mette in corner.
AL 21ESIMO IL VANTAGGIO DUCALE – Al 17’ ancora Parma: Nocerino mette in mezzo una palla invitante ma non ci arriva nessuno dei compagni. Il gol è nell’aria, e arriva al 21esimo: sgroppata di Palladino che va al tiro, Rafael para ma non trattiene e la palla arriva sui piedi di Nocerino che fa un passo, si aggiusta e calcia insaccando il vantaggio. Il Verona è spento, stanco, con pochi stimoli, il Parma spinge: al 23’ Palladino scivola a pochi metri da Rafael, pochi minuti dopo, ancora. Al 34’ Mauri riceve leggermente fuori area su un colpo di testa all’indietro di Palladino e scarica il sinistro, buona la risposta del numero uno veronese. Due minuti dopo il centrocampista rende il favore a Varela, che da fuori inventa un diagonale che taglia l’area e si infila nell’angolino lontano: due a zero ducali.
TONI FA 20 – Alla prima incursione pericolosa, il Verona ferisce: è il 42esimo, la difesa ducale si addormenta, il super bomber riceve e di testa insacca. La rete è bella, e vale al cannoniere campione del mondo la cima, seppur provvisoria, della classifica dei bomber.
RIPRESA – Gli ospiti, con il gol hanno ripreso e vigore e partono in avanti. Ci prova subito Toni, impegnando seriamente Mirante. Ci prova al sessantesimo Nico Lopez, appena subentrato, con un sinistro che sfiora la traversa. Ci prova quattro minuti dopo ancora Lopez, Mirante para, poi Halfreddosn sciupa.
LUCARELLI CERCA L’ULTIMA SODDISFAZIONE – Che Alessandro Lucarelli abbia lasciato a Parma un segno più importante rispetto a quello del fratello, al traino del quale era arrivato, è evidente da anni. E che sia il capitano e l’uomo immagine della squadra in quest’annata tribolata, è sotto gli occhi di tutti. Forse anche per questo cerca, con l’appoggio dei compagni, con insistenza il sigillo della rete. Gia nella prima frazione gli era andata male sugli esiti di un corner, nella ripresa è nuovamente impreciso sugli esiti di una punizione.
INIZIA IL MOMENTO DELLE PASSERELLE – Sfilano, con la girandola dei cambi in casa gialloblù, i giocatori per il saluto alla curva. Jorquera lascia il posto a Galloppa: anche in caso di B, difficilmente il Tardini li rivedrà in crociato.
RIGORE, 21ESIMO TONI IN STAGIONE – Al 78’ un’ingenuità di Ghezzal, appena subentrato a Nocerino, costa al Parma il pareggio: a braccio largo in area, intercetta forse in modo involontario una palla innocua. Per Minelli è rigore, che Toni con freddezza trasforma issandosi temporaneamente sopra tutti. Un grande riconoscimento per una carriera fatta di infortuni e risalite, grandi successi e qualche amarezza.
L’ultima occasione è per capitan Lucarelli, ma Rafael gli dice di no. E finisce con un 2 pari.
E va bene così, il risultato conta il giusto. E va bene così, con gli occhi lucidi, una curva che canta “torneremo in sere A” applaudita anche dal settore ospite, la squadra che fa l’ultimo giro di campo e si commuove. E va bene così, senza parole, che non servono a nulla.