Non verranno riconosciuti i crediti relativi all’incentivo all’esodo a quei giocatori, e sono parecchi, che non hanno disputato con il Parma Fc nemmeno una gara. Inoltre, è stata chiesta la restituzione degli incentivi all’esodo pagati fino ad ora ai tesserati che non hanno mai vestito la maglia del Parma.
Lo fanno sapere i curatori del fallimento di Parma fc, Anedda e Guiotto, che lavorano alacremente per ridurre il debito sportivo.
Ecco la loro nota:
“I curatori fallimentari del PARMA FC S.p.A., dott. Angelo Anedda e dott. Alberto Guiotto – hanno formalmente comunicato ai calciatori che risultino beneficiari di incentivi all’esodo e premi – pur non avendo mai disputato alcuna gara ufficiale con il Parma FC – l’intenzione della procedura di non riconoscere tali crediti perché considerati non dovuti.
Analogamente, al fine di ripristinare la par condicio creditorum, i curatori hanno chiesto la restituzione dei principali pagamenti effettuati dalla società nel semestre anteriore alla dichiarazione di fallimento, perché revocabili ai sensi dell’art. 67 della legge fallimentare.
Tale richiesta ha riguardato anche pagamenti, diversi dagli stipendi, effettuati a favore di tesserati FIGC con i quali non siano intervenuti accordi transattivi. Le azioni poste in essere dai curatori mirano a tutelare gli interessi dei creditori della società sportiva PARMA FC S.p.A., perseguendo l’obiettivo di ricercare una soluzione positiva alla vicenda fallimentare in corso, che possa concludersi con l’iscrizione della squadra parmigiana in serie B”.