di Titti Duimio
Dopo il grande successo dell’anno scorso con l’apertura di San Francesco del Prato ed ex carcere con presenze superiori a quelle di grandi città, anche quest’anno enorme affluenza di pubblico per l’apertura di due palazzi storici di Parma organizzata nel corso delle giornate Fai di Primavera, eventi di punta della kermesse culturale I Like Parma che si è tenuta nel primo week end di primavera.
Palazzo Ducale in giardino, sede dei Carabinieri e Palazzo Rangoni Farnese sede della Prefettura di via della Repubblica sono state letteralmente invasi da lunghe code di parmigiani che hanno voluto partecipare all’iniziativa e conoscere due palazzi storici della città simboli dell’identità culturale collettiva e sedi delle forze di sicurezza e di legalità che presidiano Parma.
Un forte messaggio di bellezza e cultura contro il degrado e l’illegalità, amplificato dalla presenza di tanti giovani delle scuole parmigiane che hanno contribuito alla sorveglianza e alla buona riuscita dell’evento. Oltre i ragazzi del liceo quest’anno si sono resi disponibili anche gli studenti dell’ Istituto Tecnico Economico Bodoni che hanno accompagnato i visitatori nelle sale nobiliari dei palazzi.
Palazzo Ducale
Grande palazzo di Corte, è situato all’interno del Parco Ducale. Fu costruito nel 1561 su progetto del Vignola per volere del duca Ottavio Farnese; già all’inizio del ‘600 fu modificato e ampliato, prima da Simone Moschino e poi da Girolamo Rinaldi, che aggiunsero i cortili e gli avancorpi laterali all’iniziale struttura a pianta quadrilatera; infine venne parzialmente rimodernato nel corso del ‘700 dal Petitot.
Entrando, uno scalone settecentesco conduce alla Sala degli Uccelli, curiosa e riccamente decorata con 224 figure di volatili.
Si accede quindi alla Sala di Alcina che contiene gli affreschi più antichi del palazzo, un ciclo datato intorno al 1568 e ispirato al libro settimo dell’Orlando Furioso.
Le figure presenti nella Sala del Bacio, affrescata dal Bertoja verso il 1570, si ispirano alla novella dell’Orlando Innamorato del Boiardo.
Infine, la piccola Sala di Erminia e la Sala dell’Amore la cui volta è stata affrescata da Agostino Carracci nel 1601 e le scene dipinte raffigurano le allegorie dell’amore.
In numerose sale interne sono ancora visibili importanti affreschi e stucchi soprattutto seicenteschi, opera di artisti tra i quali Girolamo Mirola , Jacopo Zanguidi detto “Bertoja”, Agostino Carracci, Jan Soens, Cesare Baglioni, Giovan Battista Trotti detto “Malosso” e Luca Reti.
Ospita attualmente il Comando della Legione dei Carabinieri di Parma.
Palazzo Rangoni
Elegante palazzo padronale situato in strada della Repubblica. Fu costruito nel XVI secolo dai Cantelli, che lo vendettero nel 1572 al conte Giulio Rangoni, signore di Roccabianca; nel 1690 parte dell’edificio divenne residenza dei principi Farnese, dei quali appare ancora oggi lo stemma in facciata; fu restaurato alla fine del XVII secolo su progetto attribuito a Giovan Battista Barberini e Ferdinando Bibiena.
Il portale è costituito da due pseudo telamoni che sorreggono il balcone, mentre l’interno, che ha subito numerosi rifacimenti, presenta un androne e uno scalone ricchi di decorazioni e figure in stucco.
Divenuto nel 1762 proprietà della Camera Ducale, attualmente è la sede della Prefettura.