E’ rimasto , ultimo baluardo di una dirigenza in fuga. Ed ora si augura che l’addio alla serie A sia solo provvisorio, passaggio obbligato per un’imminente rinascita.
Parla poco, Antonello Preiti, ma quando lo fa non cade mai nel banale.
“Il Parma non aveva iniziato male la gara, anzi, avevamo avuto un paio di situazioni nelle quali potevamo fare meglio. Poi abbiamo preso tre gol contro una squadra che è una delle più forti del campionato. Loro sono una squadra fisica, di gamba, ben guidata da Pioli, ed era molto difficile. Quei 5 minuti hanno cambiato la gara”.
Parma, condizionato, probabilmente, anche dalle assenze. “Giocando ogni tre giorni ci sono delle difficoltà, ma i ragazzi hanno dato tutto, come sempre. Ogni tanto ci riesce meglio, altre meno, la rosa è abbastanza corta con qualche infortunio e stasera non è andata bene”.
Ora che la retrocessione è matematica, cosa dobbiamo aspettarci dal finale di stagione? “Come sempre, i risultati fino adesso ci hanno accompagnato, nel senso che abbiamo fatto delle buone prestazioni e raccolto alcuni risultati anche con squadre importanti, per cui l’impegno dei ragazzi fino alla fine non mancherà, l’hanno dimostrato, sapevano già qual era la situazione, non era una questione di classifica, si trattava di esprimere ogni domenica il massimo, per la maglia, per la città, per i tifosi che ci stanno sostenendo fino ad adesso”.
Sarà un arrivederci a presto? “Le nostre partite finiscono al 90′, forse le partite più importanti ci sono dopo, con i curatori fallimentari, le aste, o la possibile Serie B per il prossimo anno. Noi abbiamo dato l’ampia disponibilità perchè questo possa succedere. Il campo dipende da noi, il resto dipende da altre componenti, speriamo che oltre alle partite che restano sul campo possiamo vincerne anche altre”.