Mercoledì 6 febbraio alle ore 17.30 Marco Aime, scrittore e professore di antropologia culturale presso l’Università di Genova, presenta alla Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi il volume Atlante delle frontiere – muri, conflitti, migrazioni, di Bruno Tertrais e Delphine Papin, (add editore – 2018).
Dialoga con l’autore Davide Papotti, docente di Geografia Culturale dell’Universitò di Parma.
L’incontro fa parte degli appuntamenti programmati per festeggiare il decimo compleanno della Biblioteca.
Ingresso libero.
Migranti, Brexit, conflitti ai confini della Russia e in Medio Oriente, tensioni in Asia, un muro tra il Messico e gli Stati Uniti: le frontiere non sono mai state così attuali.
Esistono 323 frontiere terrestri su circa 250.000 km. Aggiungendo le frontiere marittime, delimitate o meno, si arriva a un totale di circa 750 frontiere tra Stati. Alcune si attraversano facilmente, altre sono invalicabili, alcune sono visibili, altre invisibili (aeree, astronomiche). Ma esistono anche frontiere immaginarie o arbitrarie: politiche, economiche, culturali (lingua, religione, civiltà) che quasi mai coincidono con le frontiere internazionali.
Quali sono le frontiere esterne dell’Europa: quelle dello spazio Schengen, quelle dell’Unione Europea o quelle dell’Europa in quanto idea o concetto? Le tre non si sovrappongono. Si possono tracciare linee di separazione tra grandi aree culturali? Dove comincia l’Asia? Qual è la frontiera più militarizzata? Qual è il muro di difesa più lungo? E il reticolato più alto? Come si determinano le frontiere aeree? Ci sono ancora “zone bianche”, le terrae nullius che non appartengono a nessuno? Il cambiamento climatico può modificare certe frontiere esistenti? Le frontiere favoriscono la pace o sono foriere di guerre?
Questo Atlante dedicato alle frontiere ci aiuta a capire le sfide che si nascondono dietro queste linee che dividono o uniscono i popoli.
Marco Aime ha frequentato l’istituto tecnico e lavorato per undici anni in una industria della gomma. Nel frattempo ha compiuto i primi viaggi extraeuropei e in particolare in Africa. Si è poi laureato in antropologia culturale, con una tesi di argomenti alpini. Ha lavorato come giornalista free lance, per poi ottenere un dottorato e infine nel 2000 diventare docente di antropologia culturale presso l’università di Genova. Da allora ha proseguito i suoi viaggi in Africa occidentale e sulle Alpi e le sue ricerche. Ha scritto numerosi libri di saggistica, alcuni libri di narrativi e per bambini, fra cui Senza sponda. Perché l’Italia non è più una terra d’accoglienza (2015), Una bella differenza. Alla scoperta delle diversità nel mondo(ultima edizione 2016), Invecchiano solo gli altri (2017)
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