Evento straordinario quello di giovedì 29 novembre all’Auditorium Paganini: con ingresso gratuitoe orario d’inizio fissato alle ore 20.30, Federico Buffa racconterà, insieme alla Filarmonica Arturo Toscanini diretta daAlessandro Nidi, l’affascinante storia di “2001: Odissea nello Spazio”, il leggendario capolavoro di Stanley Kubrick, pietra miliare del cinema del Novecento.
Lo spettacolo si intitola “L’Odissea di Kubrick” è realizzato in collaborazione con il Comune di Parma – Assessorato alla cultura, Settore Casa della Musica e International Music and Arts.
L’iniziativa è stata presentata dal giornalista Federico Buffa, insieme all’assessore alla Cultura Michele Guerra; dal MaestroAlessandro Nidi per la direzione musicale; dal Maestro Gianluigi Giacomoni che ha curato il progetto e dalla regista Cecilia Gragnani.
L’assessore alla Cultura, Michele Guerra, ha ricordato la scomparsa del maestro Bernardo Bertolucci “è un momento triste e doloroso, per noi. Parlare oggi di Kubrick ci permette di ricordare due protagonisti della storia del cinema”.
“Ricorrono i 50 anni dall’uscita di “2001: Odissea nello Spazio” di Kubrick – ha spiegato –, film che segna uno spartiacque nella filmografia del regista: da quel momento la sua opera diventa costante ricerca stilistica e linguistica. Lo spettacolo in programma all’Auditorium Paganini, giovedì, rappresenta certamente una grande sfida per un racconto di musica e parole che ci porta ai confini stessi della parola e della musica. Si tratta di un appuntamento davvero irrinunciabile per sentire raccontare una nuova Odissea”.
Il Maestro Alessandro Nidi ha ricordato come “saranno eseguite musiche non solo di “2001: Odissea nello spazio, ma anche altri brani di musica classica, elemento importante nella filmografia di Kubrick”.
Il giornalista Federico Buffa ha sottolineato come “L’Odissea di Kubrick” sia prima di tutto un concerto di grande livello che viene accompagnato dalle parole. Ha ricordato come il film sia caratterizzato da 120 minuti di girato e 45 minuti di parlato.
La regista Cecilia Gragnani ha rimarcato come lo spettacolo sia stato costruito come “concerto accompagnato dalle parole parlando dell’Odissea, da un film che parla del nostro tempo e del nostro futuro”.
Gianluigi Giacomoni, curatore del progetto, si è soffermato sui piani narrativi dello spettacolo incentrati sulla parola, la musica e sul fatto che non saranno presenti spezzoni di film, che sarà solo immaginato dal pubblico.
Lo spettacolo “L’Odissea di Kubrick” si avvale, oltre che della regia e drammaturgia di Cecilia Gragnani e della direzione musicale di Alessandro Nidi, del disegno luci di Manuel Luigi Frenda.
Accompagnato dalla Filarmonica Arturo Toscanini, Federico Buffa porta lo spettatore in un viaggio nel mondo del film e del suo creatore, tra passato e futuro. In un luogo fuori dal tempo, sulle note dei brani che hanno forgiato il mondo musicale della cinematografia di Kubrick, il grande storyteller italiano racconta l’odissea del regista nel dare corpo alla storia dell’umanità dalla sua alba e oltre l’infinito.
“Avremo un mondo in cui le macchine saranno più a loro agio degli uomini perché non saranno limitate dalle loro esperienze personali, ma disporranno di tutta l’esperienza che è possibile registrare” ha scritto Stanley Kubrick. Spinto da questa convinzione egli realizzò, con la meticolosità e la dedizione assolute che sono la sua matrice produttiva, un film che venne inizialmente accolto in modo impietoso. Nell’aprile 1968, dopo le prime proiezioni di “2001: Odissea nello Spazio” a Washington, la frase unanime di produttori e critici è “Stanley Kubrick è finito”. Nonostante il verdetto dell’establishment hollywoodiano, il viaggio di Bowman nello spazio divenne in poco tempo un successo di pubblico e critica, capace di conquistare, con la forza evocativa delle sue immagini ormai iconiche, gli spettatori di ogni parte del mondo.
A 50 anni dalla prima uscita nelle sale, il film di Kubrick resta un capolavoro della storia del cinema e ne costituisce una svolta epocale. Quello che pochi conoscono è invece l’accurata ricerca scientifica che ne costituisce la premessa: 35 artisti e progettisti, più di 20 esperti di effetti speciali, un copioso staff di consulenti scientifici, incluso Marvin Minsky del MIT, uno dei massimi esperti di intelligenza artificiale e costruzione di automi, riuscirono a immaginare meticolosamente un futuro molto vicino al nostro presente.
Con la presenza dei solisti Valentina Violante (violino), Diana Cahanescu (violoncello) e Gian Piero Fortini (oboe) saranno eseguiti alcuni brani simbolo del cinema di Kubrick, a partire dal possente Così parlò Zarathustra di Richard Strauss, simbolo musicale del film, all’Adagio da Gajane di Khačaturjan, al Bel Danubio blu di Johan Strauss, alla Sonata per violoncello in Mi minore RV 40 Largo di Vivaldi, alla Sarabanda dalla Suite in Re minore HWV 437 di Händel, all’Adagio dal Concerto per violino e oboe in Do minore BWV 1060R di Bach, alla Cavatina di Figaro da Il barbiere di Siviglia di Paisiello, alla sinfonia dalla Gazza Ladra di Rossini, agli estratti da Atmosphères di Ligeti, e dalla Suite 2001 Odissea nello Spazio di Alex North.
Federico Buffa (Milano, 28 luglio 1959) è un giornalista, e telecronista sportivo italiano. Oltre alla sua attività di telecronista di basket e commentatore sportivo, Buffa ha condotto alcune trasmissioni antologiche sempre a tema sportivo, nelle quali ha dimostrato – secondo Aldo Grasso – di “essere narratore straordinario, capace di fare vera cultura, cioè di stabilire collegamenti, creare connessioni, aprire digressioni” in possesso di uno stile avvolgente ed evocativo.
L’ingresso è gratuito sino ad esaurimento dei posti disponibili in Auditorium. Non è possibile riservare posti o chiedere prenotazioni. L’accesso avverrà a partire dalle ore 19.30.
Informazioni: Casa della Musica, Piazzale San Francesco 1- 43121 Parma. Tel. 0521-031170 – [email protected] –www.lacasadellamusica.it