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Il rispetto della privacy per i documento cartacei

La riservatezza dei dati cosiddetti sensibili è un qualcosa di estremamente importante in ogni contesto, virtuale  o reale che sia. Ultimamente se ne fa un gran parlare soprattutto in ambito web, un terreno dove con grande obiettività il discorso della privacy lascia spesso a desiderare.

Siamo in epoca di gdpr, di consensi informati e di grandi aziende che spesso vengono messe sotto la lente di ingrandimento proprio per il modo in cui vanno a trattare i dati dei propri utenti in rete; si pensi a Facebook ad esempio, il caso probabilmente più esplicativo.


Ebbene la privacy in rete è un problema molto avvertito e che deve essere affrontato nel miglior modo possibile; ma non si tratta di un qualcosa da migliorare solo in quell’ambito. Tutti i contesti aziendali necessitano infatti di accortezze particolari da questo punto di vista; e parlando di aziende fisiche con documenti cartacei, il discorso della cancellazione dei dati dei clienti diventa spesso ancor più delicato.


Ultimamente negli uffici o in ambiti domestici si fa un grande ricorso a strumenti noti come distruggidocumenti, dispositivi che vanno a garantire l’eliminazione dei documenti senza lasciare traccia così da preservare al massimo la privacy dei clienti. È possibile con questo espediente rispettare a pieno la legislazione sulla protezione dei dati personali oltre che mettere ordine, dato che nelle aziende i documenti cartacei contenenti dati occupano anche diverso spazio.


Oggi sul mercato si trovano senza problemi strumenti di questo genere, è sufficiente effettuare una ricerca anche in rete e vagliare a seconda delle proprie esigenze quelli che possono essere i migliori distruggidocumenti ai quali rivolgersi.


La soluzione per quanto efficace e semplice al contempo è ancora molto meno diffusa di quanto potrebbe e dovrebbe; considerando che stiamo in un’epoca nella quale i furti di dati e di identità sono all’ordine del giorno, è importante sapere che basta così poco per fare qualcosa di concreto. Non a caso una delle pratiche maggiormente diffuse è la cosiddetta bin raiding, ovvero l’andare a rovistare tra i rifiuti per impossessarsi, ovviamente in modo fraudolento, di dati sensibili di persone del tutto ignare. Il che è possibile anche attraverso bollette o corrispondenza privata, ovvero elementi che spesso finiscono per essere cestinati.


Ecco allora che un distruggidocumenti può essere di grande utilità anche per utilizzo personale, come strumento per andare a distruggere tutte le tracce che potrebbero portare male intenzionati ad impossessarsi dei nostro dati sensibili.  

 

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