Il mercato immobiliare in Italia gode di buona salute o è paurosamente acciaccato? I giovani italiani hanno prospettive di progetti futuri? Ecco il punto della situazione.
L’ultimo barometro Crif, indagine statistica dedicata ai dati e agli andamenti del mercato immobiliare, fotografa l’attuale situazione italiana e non mancano le sorprese.
Facendo un quadro generale, per poi andare nello specifico, è emerso dall’indagine della Crif un aumento nel 2018 dell’importo medio dei mutui ipotecari e che questi arrivino nella maggior quantità da giovani compresi nella fascia d’età tra i 25 e i 34 anni. Inoltre l’indagine ha mostrato come le famiglie italiane abbiano riscoperto la propensione all’investimento negli immobili come la seconda casa.
Questi dati, opportunamente analizzati dagli esperti del settore immobiliare del portale Likecasa.it, sito che supporta gli utenti in tutto ciò che c’è da sapere nell’ambito immobiliare, dalle ultime news riguardanti normative e finanza agevolata fino a guide complete su investimenti, agli acquisti sicuri, guida alla vendita e un sostegno dedicato alla tassazione degli immobili.
Le famiglie italiane hanno incrementato il valore medio dei mutui ipotecari dello 0,5% in un solo anno, prendendo in esame il periodo che va da aprile 2017 ad aprile 2018. Se nel 2017 il valore medio dei mutui ipotecari si attestava alla cifra di 125.662 Euro, si è passati a mutui che oscillano tra i 100.000 e i 150.000prediligendo il tasso fisso da parte dei 2/3 dei richiedenti. Un altro dato interessante è l’aumento della durata di anni in cui si pensa di estinguere il debito: dai 16 ai 20 anni con il 25,8% delle richieste del 2017 siamo saliti del 1.6% nel 2018; dai 26 ai 30 anni di debito invece abbiamo nel 2018 il 22.3% delle famiglie italiane, segno che la sicurezza economica in tantissime famiglie, è un punto ancora molto debole.
Un dato in controtendenza rispetto ai precedenti è l’aumento delle richieste di mutuo dei giovani, che potrebbe suggerire una maggiore fiducia nel futuro: abbiamo infatti nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni un aumento delle richieste di mutuo pari allo 0,9% in un solo anno, facendo registrare il 25,4% delle richieste complessive. Un leggero calo lo si ha avuto nella fascia di età compresa tra i 35 e i 44 anni con una discesa seppur bassa del 1,1% nel 2018, fascia di età tipica della transizione all’età adulta con un impiego che garantisce una minima stabilità economica e il concepimento del primo figlio.
I cittadini italiani si sono da sempre distinti per la loro capacità di risparmiare e saper investire bene il proprio denaro, ed è dall’indagine della Crif che emerge un dato significativo che conferma ciò che abbiamo appena detto: gli italiani stanno riscoprendo la sicurezza dell’investimento immobiliare. Il celeberrimo “mattone” sta diventando la forma di investimento preferita dagli italiani che ripongono grande fiducia nel bene immobile come simbolo di stabilità e sicurezza per il proprio investimento. Un contesto che va ad inserirsi in un periodo per i mercati finanziari in cui i rendimenti sono scesi tantissimo arrivando al minimo storico, e così il risparmiatore italiano punta tutto sull’investimento, seppur statico, del mattone.
Seconda casa da sfruttare per affitti brevi, case vacanze in zone di villeggiatura, apertura di imprese e strutture ricettive come affittacamere o B&B. Insomma, il cittadino italiano non rinuncia alla sicurezza di denaro liquido e periodicamente garantito dal bene immobile, tipo di investimento che per numerosi italiani, è diventato fonte di rendita.