Quando si parla di abitazioni di lusso, non si fa riferimento unicamente a ville immense circondate da giardini infiniti, ma anche ad appartamenti che fanno parte di condomini o di palazzi che hanno una cubatura di più di 2mila metri quadri, così come ad appartamenti la cui superficie non è inferiore ai 240 metri quadri: in questo computo, in ogni caso, non devono essere contati i balconi, i box, le cantine, i terrazzi, i posti auto e i garage. Tra le caratteristiche che contribuiscono a rendere una casa di lusso c’è la presenza di più di un ascensore per ciascuna scala, tenendo presente che conta ogni ascensore in più nel caso in cui la scala serva non più di sette piani sopraelevati.
La superficie dei terrazzi di più di 65 metri quadri – parlando di terrazzi a servizio di una unità immobiliare urbana singola – e la presenza di scale di servizio che non sono obbligatorie per legge, per esempio in ottica di prevenzione incendi, sono altri parametri da tenere in considerazione. Infine, l’ultima caratteristica che merita di essere valutata è la presenza di un montacarichi al servizio di un palazzo con non più di 4 piani e con rivestimenti delle pareti realizzati con materiali di pregio. Le fattispecie che definiscono le abitazioni di lusso sono numerose, e tra queste c’è anche la presenza di campi da tennis o di piscine: a proposito, chi è alla ricerca di immobili di prestigio a Milano può dare un’occhiata al link https://www.italy-sothebysrealty.com/it/milano.aspx avendo la certezza di trovare un vasto assortimento di soluzioni interessanti.
Quando c’è bisogno di un tecnico
Nella valutazione e nella definizione di una casa di lusso ci possono essere fattispecie molto più tecniche, per individuare le quali può essere utile fare affidamento sull’esperienza e sulla competenza di un tecnico del settore. In alcuni casi, infatti, per capire se si ha a che fare o meno con una casa di lusso è necessario accertare il superamento eventuale di specifici rapporti, come quello tra il costo del terreno e della pertinenza e quello della costruzione: il limite di cui occorre tenere conto in questo caso è pari al 150%. Anche la giurisprudenza in tema di immobili di prestigio ha un ruolo importante: la Commissione tributaria regionale di Trieste, per esempio, con una sentenza di poco tempo fa ha stabilito che nel calcolo dei metri quadri che permette di identificare i requisiti relativi alla classificazione di una casa di lusso si deve pensare anche alla mansarda, a prescindere dal fatto che essa abbia ottenuto o meno i requisiti di abitabilità previsti dal decreto del 5 luglio del 1975 del Ministero della Sanità.
Le agevolazioni fiscali
Capire se un immobile che si è intenzionati ad acquistare sia di lusso o meno è importante in vista della valutazione degli eventuali benefici fiscali che potranno essere ottenuti. Le case di lusso, infatti, non danno il diritto a tutte le agevolazioni tipiche previste per le prime case: in particolare, l’imposta di registro che si deve pagare non è pari al 2% del valore dell’immobile catastale, ma sale fino al 9%, e di conseguenza è molto più onerosa.
Le categorie catastali
Sono ritenute abitazioni di lusso le case che rientrano nelle categorie catastali A1, A8 e A9. In particolare, la categoria A1 include le abitazioni di tipo signorile, mentre della categoria A8 fanno parte le abitazioni in ville; la categoria A9, infine, comprende i palazzi e i castelli che sono contraddistinti da “eminenti pregi”.