Non c’ sosta per il Parma che a poche ore dalla vittoria contro l’Udinese torna ad allenarsi in vista della super-sfida, quella che per i tifosi vale una stagione: sabato pomeriggio è attesa la Juventus.
Tra il 7-0 dell’andata da riscattare e una stagione da dimenticare infatti, ci passa la Juve: una prestazione con la P maiuscola potrebbe riscattare tanti dispiaceri.
Con le condizioni dei tre “malconci”, Costa, Mirante e Mauri ancora da valutare, anche se a preoccupare maggiormente pare essere il problema muscolare patito dal difensore, seduta di scarico mattutina per gli uomini di Donadoni.
E appuntamento stampa per Ciccio Lodi, che ha speso parole al miele per la città di Parma e i suoi tifosi. E difeso il proprio orgoglio, e quello dei compagni: “Stiamo dimostrando che giochiamo a testa alta fino alla fine, rispondendo così a chi parla di campionato falsato. Chi gioca contro di noi deve vedersela contro una città, una tifoseria e una maglia speciali”.
E sabato arriva la Juve..
“E’ sicuramente la squadra più forte d’Italia. Lo dicono i risultati, e noi sappiamo che non sarà facile. Dovremo essere perfetti, mettere in campo il mille per mille, non sbagliare nulla, ma vogliamo fare un bel regalo ai tifosi. Nel calcio nulla è scritto: la Juventus a Firenze ha ribaltato una situazione difficile, noi possiamo ribaltare il pronostico. Venderemo cara la pelle”.
Ora pare arrivato anche per Lodi il momento del riscatto.
“Ho passato un momento difficile, ma l’allenatore faceva scelte diverse e io le ho sempre rispettate, se qualcuno merita più di me è giusto scenda in campo. Contro l’Udinese è arrivato il mio momento, e ho detto la mia. Io voglio solo dare il mio contributo, col mister ho un ottimo rapporto, un confronto costante, tutto il resto sono leggende”.
Come la polemica della scorsa settimana…
“Io non ho mai parlato di soldi. A gennaio potevo andare all’Atalanta, ma ho scelto di rimanere per tentare l’impresa, perché mi piace la piazza, la gente, la città. E’ tutto speciale. Se il destino del Parma fosse la serie B, e il Catania che ha il mio cartellino volesse lasciarmi qui, a fronte di un progetto serio per riportare il Parma in A, che è la serie che gli compete, io rimarrei. Perché so che posso fare di meglio, rispetto a quanto fatto vedere, e perché questa città lo merita”.
Ora che ci sono i curatori l’ambiente pare più sereno, ma prima…
“Siamo stati presi in giro per settimane, prima chi c’era e lo sappiamo tutti, poi taci, poi Manenti. Il peggiore forse è stato lui, oggi dice: “domani vi pago”, e il giorno dopo lo arrestano. Ci siamo sentiti abbandonati, e con noi i dipendenti, e i tifosi stessi. Per questo, per il loro onore, vogliamo fare prestazioni importanti, che salvino l’immagine e la dignità, l’onore della città. I curatori ci stanno ridando fiducia, noi ora vogliamo solo che il Parma possa fare la serie B, e che sia un passaggio per tornare alle serie che gli compete: la serie A”.
IL MARCHIO APPARTIENE A PARMA FC, (ed ha un gran valore)- Intanto ottime notizie arrivano dai curatori fallimentari tramite il sito ufficiale di Parma Fc: il marchio Parma Fc, ceduto nell’ambito di un’operazione commerciale a Eventi Sportivi, appartiene a tutti gli effetti a Parma Fc stessa:
“La conferma arriva dall’ufficio Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico dopo gli accertamenti promossi dai curatori fallimentari Angelo Anedda e Alberto Guiotto” – recita una nota. “L’azienda sportiva comprenderà quindi anche il marchio utilizzato quale segno distintivo della storica squadra calcistica. Marchio che risulta tuttora registrato a nome “Parma Football Club S.p.A.”. Ciò comporta che eventuali asserite cessioni del marchio a soggetti terzi siano considerate inefficaci e inopponibili alla procedura ai sensi dell’art. 45 della legge fallimentare e che il marchio “Parma FC” rientri, a tutti gli effetti, nel patrimonio aziendale di Parma Football Club S.p.A..”