Legambiente accoglie positivamente le recenti notizie dei finanziamenti per la messa in sicurezza del torrente Baganza e la realizzazione del nuovo ponte ciclo-pedonale della Navetta per il considerevole importo totale di 3,8 milioni di euro.
Le linee guida degli interventi, diffuse a seguito dell’incontro tra Comune di Parma, Servizio tecnico di Bacino e Aipo, sono condivisibili poiché contemplano anche un allargamento della golena e quindi una restituzione del territorio urbanizzato al fiume.
Legambiente auspica che, data la rilevanza dell’ammontare previsto per la risistemazione fluviale, 2,4 milioni, gli interventi previsti non siano calati dall’alto ma condivisi con la popolazione e quindi siano suscettibili di modifiche, in considerazione del fatto che Servizio Tecnico di Bacino e Aipo troppo spesso agiscono in modo autoreferenziale e con ben poca trasparenza.
La stessa divulgazione del piano di interventi, affidata ad un comunicato stampa, si inquadra in questa ottica.
Nello specifico Legambiente ritiene che tra gli interventi da eseguire con questi fondi va senz’altro prevista la rimozione di tutti gli abusivismi presenti lungo l’asta del torrente Baganza che, qualche mese fa all’assemblea annuale dell’associazione, l’assessore Alinovi aveva quantificato in 90 episodi. Allo stesso modo va affrontata la presenza impropria di fabbriche ed altre attività produttive prospicienti il Baganza, impostandone la delocalizzazione. Su tutti questi aspetti sarebbero opportune delle occasioni di confronto pubbliche, prima dell’approvazione dei progetti definitivi e delle gare d’appalto.
Per quanto riguarda il nuovo ponte ciclopedonale, che vede uno stanziamento dal governo di 1,4 milioni, Legambiente apprezza il concorso di idee indetto dall’Amministrazione Comunale, tuttavia, poiché i tempi della realizzazione rischiano di risultare lunghi, chiede che nel frattempo si valuti la possibilità di un prolungamento della pista ciclabile in sponda destra sull’argine delle Piccole Figlie per immettere la pista ciclabile sul ponte dei Carrettieri. Inoltre chiede che in via preliminare al concorso di idee, il Comune si confronti con i residenti del Montanara per verificare in quale luogo ricostruire il ponte ciclopedonale. La riproposizione del “com’era dov’era” alla Navetta ha una sua suggestione ma, in base a diverse voci raccolte da Legambiente, per una fetta di residenti potrebbe essere più utile la possibilità di costruirlo all’altezza del Teatro Cinghio e dei campi sportivi.