Anche arredare un appartamento è un qualcosa che deve necessariamente tenere conto delle dinamiche sociali attuali. Da qualche anno a questa parte, fattore innegabile, la situazione è profondamente mutata a livello di società e si tende ad avere un concetto differente di spazio.
I dati legati alla popolazione parlano chiaro: sempre più si tende a vivere da soli, a restare single fino ad un’età avanzata e spesso anche oltre. I matrimoni sono in netto calo e spesso anche chi sceglie di sposarsi lo fa in età piuttosto avanzata. Ecco allora che, per quanto strano possa sembrare, un architetto o un interior desigener ad esempio nel suo lavoro dovrà tenere in massima considerazione questa realtà ed agire di conseguenza.
Arredare case piccole e per single, questa la nuova sfida che ci si trova ad affrontare; un qualcosa che spesso dipende da una scelta consapevole e non da una necessità frutto magari di mancanza di fondi. Non a caso analizzando i dati, tra le città italiane dove si registra la più alta richiesta di appartamenti piccoli, monolocali e bilocali, troviamo ad esempio Milano, Parma, Bologna. Tutte realtà notoriamente ricche dove, evidentemente, l’orientarsi su appartamenti di taglio piccolo è una scelta consapevole.
Ed allora ecco che diventa fondamentale la scelta per capire come arredare un appartamento per single, che sia monolocale o bilocale. Che si sia single per necessità o per scelta, le nuove dinamiche dell’arredamento ci parlano di mode e tendenze completamente nuove finalizzate a supportare chi vive da solo.
Ottimizzare ogni singolo centimetro, questo è ovviamente il mantra di un single che deve arredare uno spazio relativamente piccolo. E da questo punto di vista vengono in aiuto le infinite soluzioni disponibili oggi sul mercato, da mobili componibili, a soluzioni su misura o addirittura a scomparsa.
Spesso e volentieri si tende a puntare su ambienti open space, dato che rinunciare alla privacy non sarà poi così grave vivendo da soli, senza nessun altro per casa.
Spazi aperti con zona notte e giorno unite e facendo ricorso a mobili originali. D’altra parte se le dinamiche sociali mutano e portano alla nascita di nuovi modelli, anche chi si occupa di arredamento non può fare altro che seguirle e andare a disegnare realtà abitative che tengano anche il più possibile conto delle nuove esigenze dei nostri tempi: come quella di ottimizzare al massimo e ridurre ogni spreco. Che sia di soldi, di tempo o di spazi.