E’ stata presentata a Salsomaggiore Terme la 26ma edizione del Festival Beat, manifestazione musicale che si terrà proprio nella cittadina termale dal 27 giugno al 1 luglio prossimi. Al tavolo dei relatori gli organizzatori della manifestazione stessa, Gianni Fuso Nerini e Matteo Bongiorni.
Concerti live, feste in piscina, corsa con gli stivaletti, mostre. La formula pare quella consolidata. Tra le novità spicca la mostra dedicata agli organi Farfisa, tanto amati dai cultori del genere 60’s, nata dalla collaborazione con il Museo della Farfisa di Camerano. La mostra, allestita nei locali liberty delle Terme Berzieri, verrà inaugurata mercoledì 27, alle ore 18 dal direttore del museo marchigiano, Claudio Capponi, che, nell’occasione terrà una conferenza dove illustrerà le peculiarità di questi strumenti musicali.
Fuso Nerini ha illustrato alcune chicche musicali che caratterizzeranno questa 26esima edizione, 13esima a Salsomaggiore: durante la due giorni del 29 e 30 giugno all’area live di Ponte Ghiara si esibiranno i californiani Chocolate Watchband autentici paladini del garage beat a livello mondiale, nell’unica data europea. Unica data europea anche per King Kahn & The Shrines che festeggeranno sul palco del Festival Beat, con il loro torrido garage-soul, 20 anni di carriera. Ancora: suoneranno gli Scientists da Perth, Australia, e Hipbone Slim One Man Band dall’Inghilterra; tornerà a Salsomaggiore Jim Jones con gli Hypnotics; Ron Gallo darà un assaggio della nuova scena psych/garage americana. Non mancheranno neppure esponenti della scena del Belpaese: dai Diplomatics ai Devils, dai Lame ai Bee Bee Sea.
Il programma completo è consultabile sul sito www.festivalbeat.net
“Abbiamo già avuto conferme – ha spiegato il direttore artistico – da ogni parte del mondo, dall’Europa agli Usa” sottolineando quando la manifestazione sia diventata un importante punto di riferimento per gli amanti del genere.
Bongiorni ha illustrato due piccole produzioni che caratterizzeranno questa edizione, ovvero una compilation in vinile e una pubblicazione tesa a rivivere gli anni salsesi del Festival Beat. “La compilation – ha sottolineato – vuole ripercorrere, tramite una serie di brani musicali, i primi 10 anni della manifestazione che si sono tenuti nei comuni piacentini di Castel San Giovanni, Nibbiano e Pianello”. “Il libro – ha continuato – parla, invece, delle edizioni salsesi, dalla 19esima alla 25esima, attraverso le testimonianze delle persone che ruotano attorno alla kermesse musicale”. Tra di esse un ruolo fondamentale è quello dei numerosi volontari.
Infine, proprio nel particolare momento elettorale, Bongiorni, ha voluto ringraziare tutte le amministrazioni salsesi che, nel corso degli anni, hanno supportato il Festival Beat.