Maggiore controllo locale, miglioramento della qualità del servizio e contenimento dei costi: questi sono i benefici attesi dagli esiti della prossima gara per l’affidamento del servizio gestione rifiuti, contenuti nella proposta sostenuta dal Comune di Parma nel consiglio locale di Atersir, che fungerà da stazione appaltante.
Lo hanno annunciato in una conferenza stampa in Municipio il sindaco Federico Pizzarotti e l’assessore al’ambiente Gabriele Folli.
“ Tra le tre opzioni possibili (gara semplice, affidamento in-house, gara doppio oggetto) – ha spiegato Folli – si dovrà pronunciare a breve il Consiglio Locale di Atersir, l’organo in cui siedono tutti i comuni della provincia di Parma, per poi avviare al percorso che vedrà l’affidamento del servizio al nuovo gestore per 15 anni su tutto il territorio provinciale, con l’esclusione di Fidenza”.
Il modello del partenariato pubblico-privato (la cosiddetta gara a doppio oggetto), tra le scelte possibili, è quella che – secondo il Comune – meglio si adatta agli obiettivi della comunità locale; il percorso prevede la costituzione di una società pubblico – privata, a cui partecipino i Comuni dell’ambito provinciale, con il compito specifico di gestire il servizio.
“Anche con una quota di minoranza – ha specificato lo stesso Folli – grazie alla sottoscrizione di patti parasociali che garantiscano un adeguato peso del socio pubblico all’interno del consiglio di amministrazione, sarà possibile esercitare un maggior controllo sull’operatività della società in cui sarà assicurata un’adeguata rappresentanza a tutti i comuni”.
“Per raggiungere questo obiettivo – ha precisato il sindaco – serve che la maggioranza dei Comuni sia disposta a percorrere questa strada, che ci darebbe assi più possibilità di agire sulla base di interessi territoriali rispetto all’attuale situazione, in cui Parma ha solo il 7% delle azioni IREN, quota peraltro destinata a calare”.
La costituzione della Società comporterebbe un costo a carico dei Comuni, da riconoscere al gestore uscente come quota di ammortamento degli impianti, di circa 6 milioni di euro, di cui 2 sarebbero a carico del Comune di Parma (che avrebbe un terzo delle quote di parte pubblica), ricavabili da possibile cessione di azioni Iren.
Il futuro gestore dovrà operare sulla base delle indicazioni fornite dai Comune, ma dovrà per legge servirsi degli impianti più vicini per lo smaltimento dei rifiuti.
“Abbiamo proposto questa strada – hanno chiarito gli amministratori – in quanto, con una gara semplice, i Comuni non avrebbero nessun controllo sulla società aggiudicataria mentre l’affidamento in-house comporterebbe impegni economici eccessivi, oltre ai vincoli derivanti dal patto di stabilità e all’obbligo di ripianare le perdite in caso di risultato negativo”.